Parroco dell'Oristanese rivela: “Ho subito abusi in seminario”

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13 mag 2023

Don Contini racconta la sua esperienza in una “confessione” shock nella chat con i fedeli

Di: Redazione Sardegna Live, foto simbolo

Una “confessione” shock, non raccontata dai fedeli al parroco stavolta, ma il sacerdote nella chat della parrocchia. Come riportano le edizioni online di Unione Sarda e Nuova Sardegna, padre Paolo Contini ha rivelato ai fedeli della comunità cristiana di Abbasanta, Ghilarza e Norbello, in provincia di Oristano, di aver subito abusi sessuali quando frequentava il seminario minore dei francescani.

"Normalmente sono io che ascolto le vostre confessioni - questo il testo sulla chat - ma oggi ho deciso di mettermi io a cuore aperto davanti a tutti voi. Voglio confessarvi la verità, la dolorosissima verità che ha turbato il mio cuore in questi due anni. A metà dicembre del 2021, accidentalmente, sono venuto in possesso delle prove certe di un crimine che ho subìto negli anni del mio seminario e senza alcuna titubanza ho immediatamente denunciato il pedofilo al mio vescovo. Avevo 14 anni - prosegue il sacerdote - quando l'incubo ebbe inizio e per anni ho dovuto subire inaudite violenze. In seguito alla mia prima denuncia, il pedofilo è stato "condannato" a due o tre mesi da trascorrere in Terra Santa. Al suo ritorno la sua diocesi lo ha promosso parroco di una parrocchia balneare, dove ogni anno transitano migliaia di bambini".

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"La mia non è una battaglia contro la Chiesa. Amo la Chiesa - scrive ancora padre Contini - la servo convintamente e voglio continuare a servirla fino all'ultimo giorno della mia vita terrena. La Chiesa è un corpo sano in cui possono sorgere cellule cancerogene: i pedofili. A breve inizierà un processo giudiziale penale e sicuramente sarò impegnato cuore e anima in questo percorso. Non abbandonerò il servizio alle nostre comunità e vi assicuro il solito impegno in ogni nostro appuntamento. Questa è la chiesa di Papa Francesco - conclude - in cui non possono trovare spazio inutili timidezze, nel denunciare apertamente coloro che si sono macchiati di reati tanto odiosi come la pedofilia".

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