“Meditando imparo”: arriva a Quartu un laboratorio che unisce la pedagogia allo yoga

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18 mag 2023

Un progetto molto interessante e ricco di benefici per i piccoli alunni dell’Istituto Comprensivo statale n.6 nella frazione di Flumini: oggi il primo di tanti appuntamenti

Di: Alessandra Leo

La meditazione, si sa, ha innumerevoli effetti benefici sul corpo e sulla psiche di tutti. Se negli ultimi anni molte persone adulte iniziano a praticare attività come lo yoga, in primis per riuscire a gestire lo stress che quotidianamente imperversa nella nostre vite, è anche vero che in questo senso non si pensa o si pensa pochissimo ai bimbi.

La credenza che lo stress sia prerogativa degli adulti è tanto diffusa così come errata: soprattutto il periodo della pandemia che ha fatto sì che i nostri bimbi non potessero giocare e vivere all’aria aperta senza pensieri la propria infanzia.

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Così una maestra speciale, Margherita Carta, che insegna presso l’Istituto Comprensivo statale n.6, in via dei Nasturzi, nella frazione di Flumini di Quartu, ha pensato a un’iniziativa parecchio interessante, benefica ma anche divertente, per i bimbi delle classi II D - II E, anche se il progetto è rivolto a tutti i piccoli alunni della scuola, con particolare attenzione verso i bambini con bisogni educativi.

Meditando imparo” è un laboratorio inclusivo che unisce la pedagogia allo yoga il cui slogan è “Addestriamo la nostra mente”.

Il progetto vede la partecipazione dell’insegnante di yoga Corona Valentina e dell’amatore ed esperto di meditazione Pagani Monica. Le insegnanti coinvolte sono Manuela Farris, Ilaria Caredda, Stefania Siddi e Denise Gaia.

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Italiano, arte, musica, educazione fisica, storia e geografia sono le discipline coinvolte.

Si è svolto oggi, 18 maggio, un incontro dalle 11,30 alle ore 14 e si tratta del primo appuntamento di un progetto più ampio che prevede altri incontri negli anni successivi. Tra l’entusiasmo dei bimbi, che sono stati molto attenti, partecipi e curiosi, e quello delle insegnanti, anche i genitori hanno manifestato contentezza nei confronti del progetto per i tanti benefici che esso comporta.
“L'idea di introdurre un progetto di yoga nella nostra scuola nasce dalla sempre più diffusa pratica della meditazione come mezzo per dare beneficio al corpo e alla mente – afferma l’insegnante Margherita Carta - La pratica di tecniche di respirazione e di meditazione e la consapevolezza del nostro stato d'animo incidono positivamente sul miglioramento dell'attenzione, basilare per il rendimento scolastico, e migliorano la relazione e la collaborazione tra pari”.

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“Essendo la scuola il contesto in cui bambine e bambini trascorrono la maggior parte del tempo, il luogo in cui imparano alternando apprendimento e divertimento ma anche il luogo in cui condividono idee ed emozioni, riteniamo che introdurre pratiche di rilassamento sia una opportunità di crescita di supporto a tutto ciò che la scuola può offrire – prosegue l’insegnante - Attraverso la meditazione gli alunni migliorano la capacità di mantenere la calma, percepiscono meglio il proprio stato d’animo e le informazioni che arrivano dal proprio corpo e dalla propria vita emotiva andando a contrastare impulsività e agitazione, tipiche della loro età evolutiva. Educare all'attenzione del momento presente è uno strumento efficace per stare bene, favorendo un atteggiamento mentale aperto e calmo, contrastando il pensiero negativo e migliorando l'autostima. I temi principali per questo primo appuntamento Ma quali sono gli obiettivi di questa magnifica iniziativa?

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“Migliorare il comportamento degli alunni, abbassando lo stress e potenziando l'attenzione, insegnare strategie per vivere meglio e con più consapevolezza il presente, apprendere strategie di regolazione emotiva e capacità di entrare in empatia con l'altro, migliorare la concentrazione e l’autodisciplina, avere consapevolezza dei propri stati emotivi, stimolare l'ascolto di se stessi senza dare un
giudizio, ridurre l'ansia e l'iperattività, evitare comportamenti non idonei all’ambiente scolastico, ma anche introdurre metodologie innovative per gli insegnanti che favoriscano momenti di concentrazione” conclude Manuela Carta.

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