Coronavirus. Confartigianato Sardegna: “Nessuna impresa deve sentirsi sola”

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14-03-2020

Matzutzi: “Non molliamo e rimaniamo uniti”

Di: Antonio Caria

Sono oltre 5mila le telefonate arrivate negli uffici di Confartigianato Sardegna dall’11 marzo, giorno in cui è stato emanato il Decreto del Presidente del Consiglio.

Mail, messaggi e telefonate con una grande varietà di domande: “Posso continuare a lavorare o devo chiudere?”, “Posso consegnare le merci o devo fermarmi?”, “Posso proseguire la mia attività senza ricevere i clienti”?, “Ho una attività di riparazione che effettua anche vendita di ricambi: come devo comportarmi?”

Domande alle quali veniva data risposta per posta elettronica e pubblicate sui canali social dell’Organizzazione Artigiana in modo da soddisfare anche le risposte delle realtà che hanno problemi similari.

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“Abbiamo, in pratica, organizzato una help line per tutte le imprese che ci contattano – ha dichiarato Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – per offrire, praticamente in tempo reale, un servizio di risposte ai loro dubbi e alle loro problematiche, affinché possano continuare a lavorare rispettando le indicazioni del Decreto”.

“È un modo per stare vicini alle imprese anche in questo momento in cui la vicinanza fisica non è possibile – ha aggiunto – e per far sapere che stiamo lavorando per loro e per non lasciarli soli nei dubbi e nelle incertezze di questa situazione molto difficile”.

Un dato allarmante è il fatto che Confartigianato Sardegna abbia riscontrato, in alcuni settori ci sia un rallentamento delle consegne dei materiali ordinati o addirittura la mancanza direttamente dalle aziende produttrici, specie se arrivano dal nord Italia o dall’estero.

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Tra i dati negativi, anche la frenata dei pagamenti tra le imprese dovuta, per lo più, anche alla mancanza del personale addetto all’amministrazione e alla certificazione dei vari passaggi burocratici propedeutici al saldo delle fatture. Molti dipendenti, infatti, si sono posti in congedo o hanno deciso di usufruire delle ferie arretrate.

“In ogni caso, continuiamo a ripeterlo – queste ancora le parole di Matzutzi – il nostro rispetto per le competenze delle autorità sanitarie che hanno ispirato i provvedimenti che sono stati via via adottati; quei provvedimenti li stiamo rispettando e adottando con senso di responsabilità perché in gioco c’è la salute dei nostri cari, la nostra, quella di tutta la comunità nazionale. E non abbiamo tentennamenti nel dire che la tutela della salute deve venire prima di tutto, anche delle attività d’impresa. Per questo siamo favorevoli

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all’adozione di ogni misura che vada rapidissimamente in questa direzione. Poi faremo i conti dei danni ma adesso salviamo il bene primario della salute”.

“Crediamo che rimanere uniti sia il vero valore di questo momento – ha concluso Matzutzi – per questo stiamo lavorando, sia con il Governo Nazionale sia con la Giunta Regionale, per avere risposte immediate e concrete a problemi comuni e per sostenere tutti i settori, quelli che hanno subito danni immediati ed evidenti e gli altri che li subiscono in modo meno evidente o con effetti più duraturi. Per questo c’è una

forte attesa per il Decreto che potrebbe dare un primo ristoro alle aziende. Continuiamo ora per ora, giorno per giorno, a seguire la situazione e il suo evolversi cercando per tutte le nostre imprese di contenere i danni adesso e assicurarci le condizioni per una ripresa poi”.

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