Coronavirus, la denuncia di Piero Pisu, Fls: “Zero mascherine, tamponi e dpi, ecco cosa accade in corsia d’ospedale”
Il grido d’allarme per la salute medico-infermieristica arriva dai nosocomi della città
Di: Alessandro Congia
“La Sardegna è la prima Regione in Italia per numero di operatori sanitari colpiti sul lavoro dal Corona Virus, a parlare sono i dati ufficiali”.
Ed è clamoroso che l’Ats non abbia ancora reso possibile a medici e infermieri, addetti alla vigilanza e alle pulizie in servizio negli Ospedali, di esser sottoposti agli accertamenti e alle analisi del caso, come ad esempio l’oramai famoso tampone: cosa aspettano ad intervenire - domandano in coro i sindacalisti - dato che in ballo c’è la salute pubblica e la sicurezza di tutti”.
Non è dato sapere per quale motivo ad oggi non sia stata ancora data la possibilità di effettuare i tamponi a chi è in trincea, secondo quanto denunciano i responsabili per la sicurezza Fsi dell’Ats di Cagliari, per voce del rappresentante dei lavoratori ospedalieri
“Dal Santissima Trinità al Brotzu, passando per Policlinico, Oncologico e tutti i pronto soccorso, medici e infermieri, addetti alle pulizie compresi e alla sicurezza, così il personale delle autoambulanze sono terrorizzati, e nel frattempo corrono seri rischi, pur sempre lavorando nelle corsie in carenza di mascherine, di controlli e di esami che sono loro legittimamente attesi ma ignorati dai vertici; il rischio da contagio è tangibile e innegabile” sottolinea Pisu.
È dello stesso parere Marcello Polastri, Presidente della Commissione politiche per la Sicurezza del Comune di Cagliari che, aggiunge, di come non solo “sui contagi si parli soprattutto di medici e infermieri colpiti da carenze scandalose, che peraltro potrebbero avere ripercussioni negative sulla già vacillante macchina sanitaria cittadina, ed anche sui pazienti e i parenti di noi tutti”.
In tal senso, “al di là del terrore per una eventuale impennata di contagi”, per Pisu, in nome dei sindacati “la situazione è oramai in pieno collasso. I numeri vedono la terra sarda crescere nelle Statistiche mondiali del Covid-19. In questa emergenza - domanda Pisu - ci chiediamo cosa stiano facendo i Medici competenti, le figure preposte per Legge a sorvegliare la salute pubblica e di tutti i lavoratori, non risultano visite mediche cautelative al personale: non ci sono più controllisanitari, in tante situazioni, si sono affievoliti e rarefatti.
Quindi - continua il Rls Piero Pisu - noi siamo a strettissimo contatto con tutti i lavoratori ma anche con gli utenti e le loro famiglie. L’Ats col Commissario Dott. Steri, che per noi Sindacalisti è uno dei piú autorevoli esperti della materia in Sardegna, non puó piú delegare, ma bensì deve immediatamente rafforzare la prevenzione e la continua disinfezione”.
“Da un lato, riteniamo una gran fortuna avere lui alla guida dell’Ats ma - conclude Pisu - dovrebbe e per questo lo esortiamo a fare ogni sforzo possibile per tutelarci, specialmente a noi lavoratori Medico-sanitari che siamo al suo fianco, e ben disposti ad aiutarlo”.
Sarebbe infine clamoroso che, se venissero contagiati i medici ancora attivi tra corsie e sale operatorie, ma ad oggi non sottoposti a tampone o ad accertamenti, una infezione vicendevole farebbe precipitare la Sardegna ai primi posti per l’elevato numero di positivi Covid-19”.