Forze dell’ordine, medici, infermieri e volontari nella città surreale del Coronavirus: a raccontarlo un documentario inedito
A realizzarlo, il giornalista televisivo Marcello Polastri
Di: Alessandro Congia
La Sardegna che sta chiusa tra quattro mura e quella che esce per strada, composta dalle Forze dell’Ordine, dai medici e dagli infermieri. Paesaggi urbani nei quelli cala lo smog senza auto, e paesaggio naturale che esplode di colori e bellezza. Nel mezzo c’è chi, da casa, sogna un tuffo al mare.
C’è anche questo nelle belle immagini del viaggio in Sardegna ai tempi del Covid-19 dove procede a ritmo serrato la chiusura del ciclo di riprese documentaristiche del prossimo progetto televisivo condotto da Marcello Polastri (in onda a maggio sul Digitale terrestre).
Da solo, o scortato all’occorrenza da un operatore televisivo, Polastri si è mosso con l’occhio della telecamera tra luoghi unici e paradisiaci in una Sardegna dalle spiagge deserte, “dove la natura si sta per davvero riappropriando dei suoi spazi”.
La nuova serie di puntate prevede l’esplorazione di una terra leggendaria, setacciata in lungo e in largo dal sopra (con i droni) e dal sotto, tra montagne, mare, spiagge, isole minori, con le ricognizioni anche live, per antiche miniere, bunker di guerra, sotterranei nuragici, molto altro ancora. Parte delle immagini faranno peraltro da cornice alla prossima serie del programma Freedom, condotto da Roberto Giacobbo.
“L’era attuale vive un effetto guerra dovuto all’emergenza di questa particolare tipologia di CoronaVirus - racconta Polastri - e documentarne gli effetti, usi e consuetudini, le usanze e le tradizioni sarde sulle quali è stato come posto il bavaglio, è fondamentale per tenere ben saldi i principi della comunicazione libera e indipendente”.
In tal senso sono già state registrate una serie puntate su siti inediti come miniere, castelli, città sommerse, paesaggi paradisiaci, paesi e luoghi d’arte chiusi al pubblico, in un viaggio tra il presente e il passato con la tecnica del documentario e con il piglio avventuroso del conduttore, sospeso tra l’inchiesta e la divulgazione di luoghi unici. Altrimenti inosservati e sconosciuti ai più.
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