Appello ai parlamentari “contro la discriminazione dei docenti sardi”

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04-02-2024

I consiglieri regionali Michele Cossa e Laura Caddeo scrivono una lettera

Di: Redazione Sardegna Live

“Ci rivolgiamo a voi con un appello urgente riguardante una situazione ingiusta che coinvolge 106 docenti sardi idonei al Concorso Ordinario Primaria 2020. Questi insegnanti si trovano oggi in una condizione di penalizzazione che richiede una soluzione tempestiva”. A denunciarlo in una lettera inviata ai parlamentari sardi sono i due consiglieri regionali Michele Cossa e Laura Caddeo.

“A settembre 2023, con un ritardo di tre anni, i docenti vincitori del Concorso Ordinario Primaria 2020 sono stati finalmente chiamati a ruolo, insieme a una parte degli idonei inseriti nella graduatoria di merito. Inizialmente, questa graduatoria era prevista con una durata biennale, ma è stata assoggettata a un decreto ad esaurimento. A causa dell'introduzione di nuovi concorsi nell'ambito del PNRR, gli idonei sardi del concorso del 2020 si sono ritrovati relegati in coda rispetto ai vincitori del nuovo concorso, senza poter usufruire del secondo anno di validità della graduatoria, a differenza dei loro colleghi in altre regioni, a causa del ritardo di un anno nella pubblicazione della graduatoria stessa” scrivono Cossa e Caddeo.

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“Questa situazione non solo ha un impatto negativo sul percorso didattico degli insegnanti coinvolti, ma mina anche lo status stesso dell'insegnante, creando una discriminazione ingiustificata. È fondamentale garantire percorsi didattici adeguati alle esigenze del sistema scolastico sardo e rispondere con urgenza alla necessità di assicurare equità e giustizia per gli insegnanti sardi. Questo richiede il rispetto dei criteri e dei presupposti che hanno guidato le selezioni e il concorso”.

“Onorevoli parlamentari, è fondamentale agire con urgenza per risolvere questa paradossale situazione che colpisce numerosi docenti idonei sardi, i quali sono stati ingiustamente penalizzati rispetto ai loro colleghi delle altre regioni. Chiediamo pertanto il vostro intervento presso il Ministero della Pubblica Istruzione per porre rimedio a questa ingiustizia e garantire un trattamento equo per gli insegnanti interessati” concludono i due consiglieri regionali Michele Cossa e Laura Caddeo.

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