Panico in via Santa Gilla, gimkana con l’auto per seminare i poliziotti: a bordo cocaina e una catena in ferro

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18 giu 2020

Rocambolesco inseguimento, poi l’arresto del 28enne marocchino

Di: Alessandro Congia

Cocaina in auto, gimcane in Via Santa Gilla e minacce ai poliziotti. Arrestato dalla Polizia di Stato un 28enne marocchino. Ieri pomeriggio sono arrivate tramite linea 113 diverse telefonate che hanno segnalavano un’autovettura impazzita che percorreva a folle velocità Via Tevere.

Un equipaggio della Squadra Volante, coordinato dal dottor Massimo Imbimbo, accorso immediatamente sul posto, grazie anche alle indicazioni di alcuni cittadini, è riuscito a raggiungere il mezzo e a bloccarlo in Via Santa Gilla, direzione Viale Trieste. L’autovettura, dopo diverse manovre ad altissima velocità, ha terminato, infatti, la sua folle corsa sulla rotonda di piazza Unione Sarda.

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Il conducente in preda ad un attacco d’ira è così sceso dal mezzo lasciandolo ancora acceso, iniziando ad urlare frasi sconnesse e senza senso. Gli operatori hanno cercato di riportare l’uomo alla calma, ma lo stesso, con uno scatto di rabbia improvvisa, si è scagliato contro i poliziotti minacciandoli di morte e insultandoli pesantemente.

Con non poca difficoltà, e dopo una breve colluttazione, gli Agenti sono riusciti a metterlo in sicurezza all’interno dell’auto di servizio. Si è così potuto identificare il giovane extracomunitario per Jayed Noureddine, 28enne marocchino, con numerosi precedenti a suo carico, tra cui il divieto di allontanarsi dal proprio comune di residenza, detenzione di sostanza stupefacente e porto di armi atte ad offendere.

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All’interno dell’autovettura del Jayed, sul lato passeggero i poliziotti hanno scoperto ciò che rimaneva di un rilevante quantitativo di sostanza stupefacente pulverulenta, molto probabilmente cocaina, sparsa su un piatto di latta con sopra una banconota da 20 euro intrisa della stessa sostanza, molto probabilmente utilizzata per l’assunzione della cocaina stessa; all’interno del bauletto porta oggetti è stato trovato un cacciavite di 22 cm circa e infine nel cofano dell’auto è stata rinvenuta una catena a maglie di ferro lunga circa 1 metro.

Anche all’interno degli Uffici della Questura il Jayed ha dato sfogo alla sua rabbia: dopo l’invito dei poliziotti a sottoporsi ad un esame medico per rilevare il tasso di alterazione psico-fisica dovuto alla droga, il giovane non solo si è rifiutato categoricamente ma ha iniziato a colpire violentemente gli arredi dell’ufficio volanti, arrivando a distruggerne alcuni. Non si è fermato qua: sempre in preda alla collera ha continuato a minacciare di morte tutti gli Agenti presenti con lui in ufficio, cercando di colpirli insistentemente con calci e pugni e addirittura di mordere uno degli operatori.

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Da controlli accurati, si è scoperto che il Jayed, recentemente, ha più volte violato la misura cautelare del divieto di allontanamento dal proprio comune di residenza, l’ultima, in ordine di tempo, la notte precedente, quando è stato fermato da personale della Squadra Volante, sempre in Via Santa Gilla, poiché brandiva una grossa catena in ferro.

Durante le sue folli gimcane in Via Tevere, non solo ha messo a repentaglio la sicurezza di diversi utenti della strada ma ha procurato evidenti danni a quattro autovetture lì parcheggiate, nonché a diversi arredi urbani.

Il Jayed è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato e trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa dell’udienza direttissima che si terrà questa mattina. Lo stesso è stato inoltre denunciato per porto di armi o oggetti atti ad offendere e per rifiuto di sottoporsi ad accertamenti per rilevare lo stato di alterazione psico-fisica.

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