Sassari. Traffico di cocaina ed eroina. Blitz all'alba dei Carabinieri: 39 gli indagati
La droga veniva importata dalla Malesia e dall’Olanda.
Di: Redazione Sardegna Live
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Sassari, collaborati da militari dei Comandi Provinciali di Sassari, Cagliari, Caserta, Latina, Parma, Torino, Alessandria, del Nucleo Cinofili e dello Squadrone Eliportato “Cacciatori Sardegna”, da personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, anche con l’ausilio di unità aeree del 10° Nucleo Elicotteri di Olbia-Venafiorita, dalle prime luci dell’alba sono impegnati in varie città europee e del territorio nazionale in una vasta operazione per il contrasto al narcotraffico attraverso l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Sassari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 39 indagati ritenuti responsabili di
Il provvedimento prevede la misura cautelare in carcere per 16 indagati e degli arresti domiciliari per altri 23, tutti nigeriani tranne un uomo ed una donna italiani della provincia di Sassari (i nomi in basso).
L’indagine prende corpo da una attività di intelligence sviluppata dal Nucleo investigativo di Sassari con la stretta collaborazione della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga presso il Ministero degli Interni, di Ufficiali di collegamento della D.E.A. (Drug Enforcement Administration) e degli Uffici di Cooperazione Internazionale in Malesia, intrapresa in seguito all’individuazione di una serie di pacchi postali contenenti sostanza stupefacente che proprio da quest’ultimo Paese partivano con destinazione Italia.
Il primo pacco, come spiegato in conferenza stampa, è stato individuato nell’aprile 2018 e subito sequestrato dalle autorità locali nell’Aeroporto Internazionale di Kuala Lampur. Grazie alla fattiva collaborazione della D.C.S.A. ne sono stati individuati i destinatari, nigeriani domiciliati a Sassari e, a ritroso, si è risaliti a diverse altre spedizioni.
Tutta l’indagine è stata connotata da continue variabili, a cominciare da modus operandi degli indagati sia nei metodi di importazione dall’estero della droga, sia nelle dinamiche e nei sistemi di smistamento di essa nel mercato clandestino.
Nel suo complesso il lavoro dei carabinieri ha permesso di portare alla luce un ingente, sistematico e rimunerativo traffico di
Sono state quindi ricostruite le modalità di spedizione, ricezione ed immissione della droga nel mercato illecito, attraverso il monitoraggio degli spostamenti dei corrieri, le perquisizioni ed i sequestri di volta in volta eseguiti al fine riscontrare il motivo di un viaggio o della transazione di una importante somma di denaro; n
E’ stata anche dimostrata, spiegano ancora gli investigatori, la fitta rete di contatti di cui si avvalevano i destinatari del provvedimento per lo spaccio degli stupefacenti nella provincia di Sassari e più diffusamente in tutta l’isola; è stata documentata l’organizzazione logistica per gli spostamenti da una città all’altra nella penisola, per nascondere i “corrieri valigia” o “body-packer” (ovulatori) dal loro arrivo fino alla completa espulsione degli ovuli contenenti la droga, nonché tutti i sistemi di comunicazione riservati, quali utenze telefoniche “
Tra gli aspetti di maggiore gravità è emerso il coinvolgimento nei traffici illeciti di alcuni interpreti che avevano già collaborato in pregresse indagini con alcuni Uffici di Polizia, anch’essi raggiunti dal provvedimento restrittivo. L’esperienza maturata in passato, infatti, aveva consentito loro di carpire qualche modalità di svolgimento del servizio degli operatori di polizia giudiziaria e di avvalersene per i loro traffici illeciti, inconsapevoli, tuttavia, di essere costantemente monitorati.
Il coordinamento da parte dell’Autorità Giudiziaria è stato determinante per guidare e supportare la continua e pressante azione di monitoraggio degli indagati; infatti i prolungati
Le ipotesi investigative, quindi, tradotte in richiesta di misura cautelare dalla Procura della Repubblica di Sassari, sono state condivise dall’Ufficio del GIP che ha emesso il provvedimento restrittivo odierno con cui è stata disposta la custodia in
Agli arresti domiciliari sono invece stati ristretti i nigeriani Okeke Chike, cl. 81, Agidi Chuks cl. 94, Ogika Afamefuna,cl. 90, John Osasere, cl. 91, Julius Precious,cl. 92, Eriaremhen Osabhohien Osas, cl. 91, Njenje Bright,cl. 94, Edobor Dennis Ramsey, cl. 81, Eghauba Richard, cl. 92, Omomia Charles,cl. 93, Udubrah Dickson,cl. 86, Ehiamentalor Clement,cl. 82, Charls Faith,cl. 85, Ehinomen Francis, cl. 98, Isibor Sunny, cl. 88, Oakhere Loveth, cl. 93, Azamegbe Luvin, cl. 95.
I restanti 9 indagati, al momento, sono irreperibili e ricercati sia in Italia che nei paesi dell’Unione europea.