Carceri, dopo l’estate altri 100 mafiosi in Sardegna. Cireddu: “Molto preoccupati, siamo impreparati”

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27 lug 2020

La visita nell’Isola del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Bernardo Petralia sarà l’occasione utile per i sindacati per parlare delle problematiche esistenti

Di: Alessandro Congia

Martedì 28 luglio 2020 arriva in Sardegna il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Bernardo Petralia e sarà l’occasione propizia per i sindacati di categoria per ribadire le annose problematiche che attanagliano le carceri sarde e gli operatori delle strutture circondariali: “La visita negli istituti di Cagliari-Uta e Nuoro – ribadisce con forza Michele Cireddu, segretario regionale della Uil-Pa Polizia Penitenziaria (nella foto), - sarà l’occasione per analizzare le problematiche nella nostra regione e di vedere di persone lo stato di avanzamento dei lavori del reparto 41 bis a Uta. Le Organizzazioni Sindacali – dice Cireddu - hanno chiesto un incontro con il capo del Dap per denunciare la mancata concessione dei repartini detentivi negli ospedali, in maniera particolare al Santissima Trinità e dei posti di Polizia Penitenziaria negli aeroporti sardi. Se è vero come pare che in Sardegna dovranno arrivare altri 100 detenuti di spicco delle associazioni di criminalità – aggiunge il sindacalista Uil-Pa - è assurdo non dotare di questi importanti dispositivi che mettano gli agenti e il personale preposto di lavorare in serenità e sicurezza. Poi – sottolinea sempre Michele Cireddu – ci sono ancora problematiche, da risolvere come per esempio la mancata istituzione del distaccamento del reparto Cinofili della Polizia Penitenziaria all’interno delle carceri per evitare l’ingresso della droga tra i detenuti, ma soprattutto la mancata dotazione degli strumenti per contrastare aggressioni al personale, piccole ma grandi richieste intervento che faremo pervenire come istanza al dottor Bernardo Petralia. Chiederemo infine di mettere la Sardegna tra le priorità intervento perché è proprio merito al dovere dei nostri poliziotti che nonostante tante difficoltà in Sardegna si stanno limitando dinamiche abbastanza gravi soprattutto nel resto della Penisola”.

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