“Nidi gratis”, lo sfogo di una mamma: “A Sinnai famiglie rimaste senza contributo”

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09-04-2024

Il bonus per la retta degli asili nido, secondo alcuni genitori e la consigliera comunale Rita Matta, sarebbe stato distribuito in modo non equo. La risposta del sindaco

Di: Alessandra Leo

“Le famiglie di Sinnai sono le uniche per cui il programma ‘Nidi Gratis’ è diventato ‘Nidi a pagamento’, con disagi non indifferenti per chi ha fatto affidamento sui rimborsi in merito alle frequenze degli asili nido”. Sono le parole di Nicoletta Bonicelli, una mamma residente a Sinnai, che si è fatta portavoce di alcuni genitori di bambini in età da frequenza dell’asilo nido, per segnalare una situazione che si è venuta a creare sul programma “Nidi gratis” e che ha indignato diverse persone.

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Come ha spiegato la consigliera comunale Rita Matta che ha presentato un’interrogazione a riguardo, durante il suo intervento nella riunione del consiglio lo scorso 13 marzo, “Nidi gratis è un programma sperimentale che la Regione Sardegna ha avviato e finanziato con l’obiettivo di rafforzare la politica di sostegno alle famiglie, in merito all’accesso ai servizi per la prima infanzia. Tramite l’abbattimento della retta per la frequenza dei nidi pubblici e privati, garantisce a tutte le famiglie la conciliazione tra vita e lavoro, soprattutto per quanto riguarda le mamme lavoratrici a favore dell’accesso e della permanenza dei genitori nel mercato del lavoro. Oltre a concorrere all’abbattimento della retta – ha spiegato la consigliera Matta - l’intervento si integra con quello che offre già l’Inps, il cosiddetto ‘Bonus nido’ il quale prevede che per i bimbi nati dal 1° gennaio 2016 spetti un contributo per il pagamento di rette per la frequenza di asili nidi pubblici e privati e per le forme di assistenza domiciliari in favore di bambini con meno di 3 anni affetti da patologie”.

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Ciò che viene segnalato dai genitori è la presunta sproporzione degli importi erogati dalla Regione nei vari Comuni della Sardegna e che quello di Sinnai, con i fondi ricevuti, ha coperto solo una parte delle domande riguardanti il primo semestre 2023; nessuna quota, inoltre, secondo i genitori e la consigliera Rita Matta, è stata coperta per il secondo semestre 2023. Questo significa che nessuna famiglia di Sinnai ha ricevuto rimborsi per il secondo semestre.

“La situazione è praticamente unica in tutta l'Isola. – afferma la portavoce dei genitori dei bimbi - I fondi sono stati insufficienti e ciò che salta all'occhio sono le sproporzioni con la quale vengono gestiti i fondi. Com’è possibile che Orgosolo è beneficiario di un importo superiore al Comune di Sinnai quando ha meno di ¼ degli abitanti di Sinnai? Orgosolo ha un solo nido con 15 posti, Sinnai ha 4 nidi con oltre 100 posti autorizzati – ha spiegato Nicoletta Bonicelli - Noi (siamo un gruppo di famiglie) vorremmo trovare una risposta affinché chi ha sbagliato, noi crediamo il Comune nella richiesta di fabbisogno alla Regione, possa porre rimedio”.

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“Al Comune di Sinnai sono stati dati dalla Regione 42.813 euro che non soddisfano neanche il 100% del fabbisogno della graduatoria del primo semestre che include 67 beneficiari – ha spiegato la consigliera Rita Matta il 13 marzo - L’importo per i primi 6 mesi è di 53mila euro. È stata richiesta l’autorizzazione di usare i residui relativi all’annualità 2022 per un importo di 11mila euro. Emerge una disuguaglianza nella Regione Sardegna per le famiglie che fanno la domanda”.

“Quasi tutte riescono a ottenere il contributo, mentre non si capisce se, per quanto riguarda Sinnai, sia stato richiesto meno del fabbisogno, oppure sia stato fatto un errore materiale – ha affermato Rita Matta - Io ho potuto verificare che tutti i Comuni della Sardegna hanno avuto il contributo,

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Sinnai con una popolazione di 17mila abitanti ha avuto un contributo di 42mila euro, mentre Palau, con quasi gli stessi abitanti di Sinnai, ne ha avuto quasi il doppio, 81mila; Orgosolo, con solo 4.200 abitanti ha avuto un importo più alto di Sinnai, 45mila euro”.

“Io chiedo, per poter dare una risposta a queste 67 famiglie, visto che già nel primo semestre non tutti i beneficiari potranno avere i contributi e nel secondo semestre nessuno lo potrà avere, se è possibile, fare qualcosa di concreto prima che finisca la consigliatura. È una disuguaglianza che non ci possiamo permettere So che ci sono diverse rimanenze nei diversi Comuni, quindi chiedo se è possibile richiedere qualcosa indietro”.

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Durante l’intervento, la consigliera ha evidenziato un altro aspetto: “Alcune famiglie – ha spiegato – hanno fatto accesso agli atti per richiedere la comunicazione relativa alle strutture presenti nel territorio di Sinnai. Ne sono state individuate tre, il ‘Nido d’Infanzia Sant’Isodoro’, ‘Piccole Stelle’ e ‘Ciribiricoccole’, e mi hanno fatto presente che ne esiste una quarta che in questo periodo si è trovata in difficoltà perché non era elencata tra i nidi che il Comune ha stilato. Molti genitori – ha detto Rita Matta - hanno chiesto infatti se fosse il caso di spostare i propri bambini in altri nidi, quando secondo la normativa si tratta di un nido regolare.

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Il sindaco di Sinnai Tarcisio Anedda ha risposto all’intervento della consigliera: “A me risulta una situazione molto diversa, quindi dovrei verificare i numeri e le circostanze. – ha detto il primo cittadino. Mi impegno da domani stesso a svolgere queste verifiche presso gli uffici. Noi abbiamo predisposto un programma anche per il calcolo dei contributi che io ho avuto modo di vedere e gli importi erano di ben altro tenore. Comunque verificheremo se ci sono stati problemi con la Regione, ma, ripeto, il grado di copertura sui costi degli asili nido è sempre stato molto elevato. L’altro aspetto – ha concluso il sindaco - che riguarda la quarta struttura indicata dalla consigliera Matta, sarà oggetto anch’essa di verifica”,

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Raggiunto telefonicamente da Sardegna Live dopo qualche settimana, il primo cittadino ha riferito che “gli importi erogati dalla Regione passano attraverso il Comune, e io ho verificato personalmente che abbiamo erogato tutti i contributi nel massimo livello consentiti”.

“Negli anni – ha spiegato il sindaco - la disponibilità erogata dalla Regione risultava sempre superiore ai diritti degli utenti, le economie si sono accumulate, ma noi possiamo utilizzarle unicamente nel rispetto dei massimali, ovvero nei limiti stabiliti da una normativa, e non possiamo quindi spenderli in modo improprio. Inoltre la Regione li potrebbe richiedere indietro”.

A questo proposito, il primo cittadino ci ha fatto visionare un grafico con i dati sull’erogazione degli importi da parte della Regione e dell’Inps alle famiglie di Sinnai che hanno presentato domanda. Alcun errore, quindi, né del Comune né della Regione.

“Degli altri Comuni non conosco le singole situazioni – ha detto poi il sindaco in riferimento al paragone tra i dati, mentre sulla quarta struttura presumibilmente assente dall’elenco stilato dal Comune ci ha detto: “I titolari di questo asilo dovrebbero recarsi negli uffici appositi a chiedere come procedere e se sono in regola riceveranno i contributi”, ha concluso Tarcisio Anedda.

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