Migranti, sindaca sfiduciata dall’opposizione, la maggioranza all'attacco: “Ha sempre lavorato in modo efficace e razionale”

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20 ago 2020

Respingono al mittente i Consiglieri del gruppo consiliare Riviviamo Monastir Gianluca Lampis, Paolo Spiga, Matteo Martis, Giovanni Battista Cabras, Marco Angius e l’Assessore Tecnico Roberta Montis

Di: Alessandro Congia

I Consiglieri del gruppo consiliare Riviviamo Monastir Gianluca Lampis, Paolo Spiga, Matteo Martis, Giovanni Battista Cabras, Marco Angius e l’Assessore Tecnico Roberta Montis, hanno preso atto della mozione di sfiducia presentata dai Consiglieri di opposizione Modesto Fenu, Giuseppe Cinus, Giovanni Loi, Silvia Cinus, Luigi Cucca, Romano Schirru e Alessio Marotto ed esprimono la propria solidarietà e piena fiducia al Sindaco Luisa Murru. La mozione presentata con le relative argomentazioni a supporto, rappresenta una delle pagine più tristi e vergognose della vita politica monastirese.

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In un momento storico come questo, caratterizzato da una emergenza sanitaria mondiale legata alla pandemia da COVID-19 e dall’emergenza locale legata alla problematica del Centro migranti ubicato nel territorio monastirese, ancora una volta l’opposizione ha dimostrato tutta la propria inconsistenza politica sfiduciando il Sindaco che si è caricato sulle spalle le problematiche del paese gestendole in maniera encomiabile.

Alla vigilia del Consiglio Comunale del 24 agosto, nel quale verrà discusso l’accoglimento o il rigetto delle osservazioni del nuovo Puc e nel quale si dovrà ratificare una variazione di bilancio di grande importanza (tra le altre cose per la ripartenza in sicurezza delle scuole e delle attività sportive), i consiglieri di opposizione tentano irresponsabilmente di sfiduciare il Sindaco, adducendo come pretesto la cattiva gestione della vicenda legata al Centro Migranti fin dall’inizio della consiliatura, cioè nel 2015, quando – è opportuno sottolinearlo - tre dei firmatari appartenevano al gruppo di maggioranza. Nello specifico, accusare il Sindaco Luisa Murru di una cattiva gestione della vicenda appare quantomeno grottesco, soprattutto in considerazione del fatto che la struttura risulta essere in capo alla Prefettura, esulando quindi dalle facoltà decisionali del Sindaco. A tal proposito, è opportuno ricordare che nella delibera di Consiglio n° 28 del 03/07/2015 il Sindaco ribadiva i propri doveri verso i cittadini di Monastir e anche verso i migranti, e riteneva che si dovesse respingere la possibilità di creare un centro sovraffollato, con inevitabili condizioni di vita disumane e in condizioni igienico-sanitarie scadenti, con gravi rischi per la sicurezza della popolazione monastirese e degli stessi migranti, e con eventuali gestioni miranti al lucro e non alla solidarietà.

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E ancora, nella delibera di Giunta n° 19 del 16-03-2016 l’Amministrazione (compresi gli allora Assessori Cucca e Marotto), esprimeva “un giudizio negativo sulla proposta della Prefettura di destinare la ex scuola di polizia penitenziaria, ubicata nel territorio comunale di Monastir, a centro regionale per la prima accoglienza dei migranti, perché non presenta allo stato attuale profili determinati e certi in ordine alla sua concreta e fattibile realizzazione sia in ordine allo stato di fatto degli immobili circa il loro utilizzo, sia in ordine ai servizi collettivi e alla persona da fornire secondo gli standard di salubrità, sicurezza, accoglienza e integrazione richiesti e previsti dall’ordinamento nazionale e comunitario vigente”. Prima dell’apertura del Centro, il Sindaco ha avuto frequenti comunicazioni con l’allora Prefetto Giuliana Perrotta, nelle quali esprimeva tutte le perplessità dell’Amministrazione sulla paventata apertura della struttura. Da allora il Sindaco ha avuto costanti confronti con i Prefetti che si sono succeduti nel capoluogo sardo, con le Forze dell’Ordine e con i gestori della struttura; comunicazioni che sono diventate quasi quotidiane durante il periodo di emergenza sanitaria, così come comunicato al Consiglio nella seduta del 29 luglio 2020, nella quale tre dei firmatari erano assenti, nonostante l’importanza del tema trattato. Alla luce di queste considerazioni, appaiono ancor maggiormente pretestuose le motivazioni dei firmatari, spiegabili soltanto come squallidi giochi politici ed elettorali, incuranti delle conseguenze che può avere sulla comunità, in un momento di emergenza come quello che stiamo vivendo, lo scioglimento del Consiglio e il subentro del Commissario Prefettizio a un Sindaco che ha dimostrato di poter gestire le emergenze in modo razionale ed efficace. Ribadiamo, pertanto, la totale fiducia nel Sindaco Luisa Murru, invitandola a proseguire l’attività amministrativa fino ad ora egregiamente svolta.

Qui potete leggere il precedente servizio sulla mozione di sfiducia alla sindaca Luisa Murru da parte della minoranza: https://www.sardegnalive.net/news/in-sardegna/51215/migranti-bordata-dell-opposizione-alla-sindaca-luisa-murru-gestione-fallimentare

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