Minacce al sindaco Gualtiero Mameli: “Niente migranti o siete morti”

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29 ago 2020

L'attacco al primo cittadino e al gestore della struttura che ospiterà i migranti ha provocato una reazione a catena di messaggi di solidarietà nella politica sarda

Di: Redazione Sardegna Live

Scritte sui muri stamattina ad Aritzo con minacce al sindaco Gualtiero Mameli, contro l'arrivo di una quindicina di migranti che dovranno essere trasferiti in paese da tre strutture dell'Ogliastra. Le minacce - come riporta l'Ansa Sardegna - oltre al primo cittadino sono indirizzate anche al gestore della struttura Hotel Castello - Gesar di Aritzo, che a partire dall'1 settembre dovrà ospitare i migranti.

La disposizione del trasferimento è stata comunicata ieri al primo cittadino dalla Prefettura di Nuoro, cosa che ha alimentato tensioni all'interno della comunità, considerata l'emergenza legata alla pandemia Covid-19.

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"Sindaco e Hotel Castello, basta negri o algerini infetti o siete morti" è questo il tenore della scritta minacciosa apparsa stamattina sul cordolo che delimita una strada del paese ad Aritzo (Nuoro), indirizzata al sindaco Gualtiero Mameli e al gestore dell'Hotel Castello - Gesar, che dovrà ospitare i 15 migranti su disposizione della Prefettura di Nuoro. Trasferimento che avverrà l'1 settembre e che sta provocando tanta tensione in paese vista l'emergenza sanitaria legata al Covid 19.

L'attacco al primo cittadino di Aritzo e al gestore della struttura che ospiterà i migranti ha provocato una reazione a catena di messaggi di solidarietà nella politica sarda. Dopo il consigliere regionale dem Roberto Deriu, sull'episodio è intervenuto anche il Pd provinciale di Nuoro: "Il Partito democratico esprime piena solidarietà al sindaco Mameli per le minacce di queste ore - è scritto nella nota del coordinatore del partito Michele Piras - Noi sappiamo che la comunità di Aritzo è lontana da sentimenti di razzismo, eppure la propaganda malata di alcune formazioni politiche della destra stanno diffondendo odio e risentimento fra i cittadini. E' necessario che anche le Prefetture inizino a considerare modalità differenti e possibili di una maggiore attenzione a chi opera sulla linea di frontiera dei nostri comuni" conclude la nota. (Fonte Ansa Sardegna)

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