Olbia. Allontanato dall'asilo perché "troppo vivace", scuola diffidata

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25 mag 2024

I genitori del bimbo di quattro anni si rivolgono all'avvocato

Di: Redazione Sardegna Live

Era stato allontanato lo scorso 2 maggio dall'asilo paritario di Olbia perché "troppo vivace". Bersaglio un bambino di quattro anni, definito da insegnanti e gestori della scuola equiparata "bisognoso di molta attenzione e fonte di distrazione per gli altri bambini della classe". Così hanno chiesto ai suoi genitori di assumere a loro spese un educatore che potesse seguire in classe il piccolo. I genitori hanno fatto muro e si sono rivolti all'avvocata Oriana Erittu per diffidare i gestori dell'asilo, sostenendo che si tratta di una vera propria discriminazione ai danni del loro figlio.

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"La situazione sta degenerando, nel senso che anche dopo la diffida formale da me presentata, nulla è cambiato e il bambino non sta ancora frequentando la scuola - racconta l'avvocata all'ANSA - Speravamo che la diffida bastasse a farli tornare sui loro passi, ma così non è stato. Si chiede di pagare un'educatrice, ma al bambino non è stata diagnosticata nessuna patologia, non ha una certificazione che ne attesti una qualche disabilità. La famiglia è in attesa di fare una valutazione neuropsichiatrica, ma al momento il bambino risulta senza alcun problema specifico, se non la sua vivacità".

Oggi la legale ha trasmesso la diffida e una segnalazione agli uffici della Regione, competente sulle scuole paritarie alle quali eroga i contributi. "Essendo una scuola partitaria - spiega Erittu - la normativa che è tenuta a rispettare è identica a quella della pubblica. Non avrebbero mai potuto allontanare il bambino a causa di una patologia, perché la scuola deve essere inclusiva".

Della vicenda è stata informata anche l'assessora alla Pubblica Istruzione del Comune di Olbia, Sabrina Serra. "Premetto che le scuole paritarie non sono di competenza del Comune, ma - precisa - laddove dovessero arrivare delle richieste provvederemo a cercare di risolvere la situazione per garantire in primis al piccolo la giusta formazione ed educazione e per cercare di sostenere la famiglia".

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