Esperanza, la bimba rom uccisa perché piangeva troppo, 20 anni di carcere ai genitori

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15 set 2020

Processo con rito abbreviato per i coniugi trentenni, Dragana Ahmetovic e Slavko Seferovic, accusati dell'omicidio volontario della piccola

Di: Alessandro Congia

Una vicenda agghiacciante, con particolari ancora peggiori: alla fine il processo con rito abbreviato nei confronti dei due coniugi trentenni, Dragana Ahmetovic e Slavko Seferovic, (nelle foto in alto), accusati dell'omicidio volontario della figlia neonata Esperanza, di 20 mesi, svanita nel nulla nel dicembre del 2017 dalla roulotte dei genitori, si è chiuso con una condanna a 20 anni.

Lo riporta l’Ansa Sardegna. Il terribile episodio era avvenuto a Giorgino, a Cagliari, dove la piccolina era scomparsa nel Natale del 2017, quando era stato incendiato il furgone dove viveva la famiglia. Il pm, dopo molte versioni contrastanti e ritrattazioni fornite dalla coppia, si era convinto che la bimba fosse stata uccisa intorno al 5 dicembre, soffocata o impiccata.

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Il corpo – come riporta sempre l’Ansa Sardegna - non è mai stato trovato: ai genitori è stato così stato contestato anche l'occultamento di cadavere, la simulazione di reato e il rogo doloso del mezzo. Sia durante le indagini preliminari sulla scomparsa che in seguito dal carcere, la coppia - che ha cambiato diversi avvocati - ha dato versioni differenti. Inizialmente ha raccontato che Esperanza era stata rapita, da qui l'indagine affidata al Pm Pani della Direzione distrettuale antimafia competente per i sequestri a scopo di estorsione. Poi, dopo l'arresto, i due hanno sostenuto di aver trovato la figlioletta nel suo lettino ormai senza vita, morta per motivi naturali, quindi nuova versione: è soffocata mentre mangiava.

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A questo punto – scrive sempre l’Ansa Sardegna - la donna ha incolpato il marito per poi ritrattare e assumersi la responsabilità dell'omicidio. Il magistrato, alla fine, ha rinviato a giudizio tutte e due per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Entrambi sono detenuti nel carcere di Cagliari-Uta. Il giudice ha accolto la richiesta di abbreviato perché i fatti contestati precedono la riforma che ha introdotto per l'omicidio aggravato, e per gli altri reati puniti con la pena massima dell'ergastolo, l'obbligo del dibattimento davanti alla Corte d'Assise.

I coniugi rom, difesi dagli avvocati Federico Delitala e Michele Satta, hanno ottenuto dal Gup del Tribunale di Cagliari, Giampaolo Casula, le attenuanti generiche che hanno ridotto la condanna rispetto ai 30 anni chiesti dal pm Guido Pani.

Qui potete leggere il servizio completo: https://www.sardegnalive.net/news/in-sardegna/30798/la-tragica-fine-della-piccola-esperanza-uccisa-dal-padre-perche-piangeva-troppo

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