Assalto a Sassari. I banditi “sono riusciti a portare via solo una parte del denaro contante”
Il caveau, il locale blindato, che costituisce il cuore dell'edificio, non è stato espugnato. Le testimonianze: "Cinque ore fermi sulla 131 con le ruote squarciate"
Di: Redazione Sardegna Live
È caccia ai banditi che ieri sera hanno assaltato il caveau dell'istituto di vigilanza Mondialpol a Caniga, alla periferia di Sassari, sparando ad altezza d'uomo contro un'auto dei carabinieri, che è stata crivellata di colpi, e contro una pattuglia della polizia stradale, accorse sul posto. Le ricerche si concentrano soprattutto nel nord Sardegna e nella provincia di Nuoro.
Sui social sono tantissimi i video amatoriali pubblicati da chi è trovato suo malgrado protagonista di scene da film.
IL DENARO - Il commando di circa una ventina di malviventi, che ieri sera ha assaltato la sede della Vedetta 2 Mondialpol alla periferia di Sassari, è riuscito a impossessarsi "solo di una parte del denaro contante presente in sede e non del contenuto del caveau - il locale blindato, che costituisce il cuore dell'edificio - che non è stato espugnato". Lo precisa la stessa Mondialpol in una nota nel quale fa sapere che
"Nel contenimento dei danni hanno giocato un ruolo fondamentale le nostre procedure, affinate nel corso di quasi cento anni di storia, e la preparazione del nostro personale che ogni anno partecipa a migliaia di ore di formazione tra corsi obbligatori e aggiuntivi - si legge ancora nel comunicato - Le prossime ore saranno fondamentali per ricostruire esattamente cosa è successo, stiamo collaborando con le autorità per fornire tutto il supporto possibile alle indagini". Secondo quanto appreso, infatti, i vertici della Mondialpol sono da questa mattina a Sassari per un sopralluogo nella sede di Caniga:
LE INDAGINI - Le indagini, condotte dalla Squadra mobile della questura di Sassari, stanno cercando di ricostruire i movimenti della banda prima e dopo il colpo. Al momento si sa che il commando era composto non da una decina come inizialmente appreso, ma da una ventina di banditi armati con kalashnikov, vestiti di nero e con indosso giubbini antiproiettili, poco prima delle 20:30 hanno accostato un escavatore al muro di recinzione della sede Mondialpol di Caniga, e sfruttando la lunghezza del braccio del mezzo meccanico hanno divelto una griglia sulla facciata e sfondato il muro dell'edificio. Mentre due malviventi manovravano il mezzo meccanico, almeno sei servendosi di una scala hanno scavalcato la recinzione e sono entrati nella sede Mondialpol sparando in aria per spaventare le guardie giurate.
Diversi colpi sono stati esplosi anche contro la garitta di sorveglianza e l'agente all'interno si è salvato grazie ai vetri antiproiettili. I sacchi contenti denaro sono stati portati fuori con il braccio dell'escavatore e caricati su un furgone Fiat Ducato bianco, con cui la banda si è data alla fuga in direzione Cagliari. Mentre la rapina era in corso una pattuglia dei carabinieri e una della polizia stradale, da direzioni opposte, hanno raggiunto la sede Mondialpol e i banditi non hanno esitato a crivellare di colpi le auto sparando ad altezza uomo. Altri componenti del commando, si calcola almeno una decina, hanno bloccato tutte le principali vie di accesso alla zona di Caniga, incendiando auto e cospargendo di chiodi l'asfalto. In questo modo hanno ritardato l'arrivo delle forze dell'ordine e si sono coperti la fuga.