Assl Cagliari: al via la campagna di vaccinazione antinfluenzale

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15 ott 2020

Pronte 75mila dosi, di cui 50mila già consegnate a medici di famiglia e pediatri. Mereu (responsabile Assl): "Quest'anno vaccinarsi ancora più importante, al fine di non aggravare ulteriormente il peso sul nostro sistema sanitario"

Di: Giammaria Lavena

La Assl di Cagliari dà il via alla campagna di vaccinazione antinfluenzale. Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica ha già ricevuto 75 mila dosi, di cui 50 mila sono già state consegnate ai Mmg e ai Pls. L'iniziativa parte nei tempi previsti: tramite le dosi consegnate alla Assl (pari alla metà del fabbisogno per l'intera stagione), sono stati già riforniti gli ospedali del territorio, le Rsa, le Case di cura e poliambulatori che ne hanno fatto richiesta. Mentre dalla scorsa settimana sono state già consegnate dosi a 305 medici di famiglia e a diversi pediatri di libera scelta. Questa è solo una prima tranche consegnata ai Mmg: le altre saranno date nel corso della campagna antinfluenzale.

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Il vaccino è destinato alla popolazione anziana e a tutti gli individui affetti da gravi patologie, compresi i bambini, al personale sanitario alle donne in gravidanza (in qualsiasi periodo della gestazione), agli addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo quali forze di pubblica sicurezza, Vigili del Fuoco, addetti ai servizi di trasporto pubblico, personale scolastico docente e non docente di ogni ordine e grado, veterinari, allevatori addetti alla macellazione e trasporto delle carni.

I casi di influenza in Italia sono circa 8 milioni all' anno, con circa 5 mila decessi. "Quest'anno vaccinarsi è ancora più importante - spiega Gabriele Mereu, responsabile Vaccinoprofilassi della Assl di Cagliari -, allo scopo di non aggravare ulteriormente il peso sul nostro sisitema sanitario con ulteriori ricoveri e decessi in aggiunta a quelli causati dal nuovo corona virus".

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"Altri fattori favorevoli alla vaccinazione - prosegue Mereu - sono quelli legati alla più agevole diagnosi di Covid-19, a causa della similitudine dei sintomi, oltre che per il rafforzamento del nostro sistema immunitario, capace così di aiutarci a combattere meglio, attraverso quel meccanismo chiamato di 'immunità agnostica', anche contro altri microrganismi, e tra questi il nuovo coronavirus".

Il periodo migliore per vaccinarsi è quello compreso tra i mesi di ottobre e novembre, ma la campagna di vaccinazione proseguirà sino ai primi mesi del 2021, in ottemperanza alle evidenze scientifiche che consigliano di vaccinare sempre e comunque anche in fase di picco epidemico.

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I vaccini per la stagione 2020-21, quadrivalenti, proteggeranno contro tutti e quattro i sierotipi e quest'anno rispetto all'anno precedente si registrano variazioni nel sierotipo AH1N1 (Guangdong/Maonan), nel sierotipo AH3N2 (Hong Kong) e nel sierotipo B lineage Victoria (Washington), mentre il quarto sierotipo B, lineage Yagamata, sarà lo stesso dell' anno precedente (Phuket). Pertanto, coloro i quali sono stati vaccinati nel corso della stagione 2019-20 non sono protetti quest'anno contro i nuovi sierotipi circolanti.

La modalità ottimale per praticare la vaccinazione è quella di effettuarla presso lo studio del proprio medico di famiglia attraverso prenotazione e nel rispetto di tutte le misure di profilassi Covid, come avviene in tutte le strutture sanitarie.

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