Baunei. Posizionano la tenda e dormono sulla guglia di Cala Goloritzé. Video da brividi
Impresa riuscita di due giovani. “Ammiri il paesaggio e pensi che forse, tutta questa fatica, sia valsa la pena”
Di: Redazione Sardegna Live
Hanno avuto l’idea un anno fa e lo hanno fatto davvero. Due giovani sardi, Giuseppe Basciu e Davide Farci, hanno raggiunto la punta di Cala Goloritze, a Baunei, e poi hanno piazzato una tenda da arrampicata dove hanno trascorso la notte ad alta quota.
Il video è da brividi:
IL RACCONTO
“Il sabato stesso di quella settimana partiamo, macchina carica, provviste e si viaggia alla volta di Baunei. Non avevamo calcolato i tempi però, tirare su il portaledge con un paranco semplice risulta un'impresa e, avendo iniziato a scalare alle 3 del pomeriggio, i tempi risultano stretti se lo tiri su a 10 centimetri al minuto (dobbiamo fare 140 metri di via d'arrampicata!). Siamo ancora alla prima catena delle cinque che dobbiamo raggiungere di Punta Caroddi e inizia già a imbrunire. Ci guardiamo l'un l'altro e decidiamo di gettare la spugna questa volta, si dorme alla prima catena. Sempre meglio di nulla, testiamo il portaledge sul campo e la prossima volta verremo con un sistema di parancaggio serio. Ma soprattutto faremo dalla mattina presto.
“Alle 9:30 del mattino iniziamo ad arrampicare, 3 arrampicatori ci precedevano e abbiamo dovuto aspettare. Iniziamo la lenta e inesorabile salita. Arriviamo alla seconda catena, Davide fa per darmi uno snack, e nel girarsi cade lo zaino aperto con il paranco e il suo portafogli. Non ci disperiamo, calo Davide fino a terra, recupera tutto e con una velocità degna di uno speed climber professionista risale i primi due tiri. Continuiamo la nostra salita, la fatica inizia a farsi sentire, io sto tirando su lo zaino con tutte le provviste, acqua e sacchi a pelo e Davide tira su il portaledge che non è di certo un peso piuma. Sta iniziando a imbrunire, ma siamo già alla quarta catena. Dando un ultimo colpo di reni Davide fa il quinto e ultimo tiro dell'aguglia arrivando in cima subito prima che cali l'oscurità. Siamo salvi, con la luce frontale posso salire l'ultimo tiro e facendo appello alle nostre ultime energie montiamo il portaledge.
Sta soffiando un vento gelido fortissimo: così non si dorme neanche se col sacco a pelo. Decidiamo quindi di montare il telo antivento sul portaledge. Molto meglio, clima decisamente meno patagonico. Due lattine di ichnusa per brindare, una cena rapida e ci accostiamo a dormire il più in fretta che possiamo.
La mattina dopo ammiri il paesaggio e pensi che forse, tutta questa fatica, sia valsa la pena”.