Estorsione. Carabinieri recuperano 14mila euro e monili d'oro a Olbia

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16 set 2024

Due giovani indagati per estorsione fermati al porto di Olbia durante la fuga

Di: Redazione Sardegna Live

Nella notte di sabato 14 settembre, i Carabinieri della Sezione Operativa del Reparto Territoriale di Olbia, in collaborazione con i colleghi della Compagnia Carabinieri di Mogoro, hanno fermato due giovani indagati per il reato di estorsione aggravata in concorso.

Le indagini erano partite lo scorso 11 settembre, quando i due indagati avrebbero contattato telefonicamente un’anziana signora residente nel Mogorese, qualificandosi come carabinieri e richiedendo la consegna di 10.000 euro, al fine di evitare che il nipote venisse tratto in arresto a causa di un paventato incidente stradale mortale da lui causato.

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Poco dopo la telefonata, si sarebbero presentati presso l’abitazione della vittima e, sempre qualificandosi come militari dell'Arma, avrebbero fortemente insistito con la cospicua richiesta di denaro, riuscendo a farsi consegnare 2.500 euro in contanti, dandosi poi alla fuga.

Le complesse attività di indagine immediatamente condotte hanno permesso l’acquisizione di elementi utili all’individuazione dei malintenzionati che, in particolare, risultavano inseriti nelle liste d’imbarco di un traghetto in partenza da Olbia nella serata di venerdì 13 settembre.

I carabinieri della Sezione Radiomobile di Olbia sono riusciti prontamente ad intercettare i due fuggitivi proprio sulla Banchina Isola Bianca, mentre erano in procinto di imbarcarsi su una nave diretta a Civitavecchia. Identificati ed accompagnati in caserma, sono stati sottoposti ad accurata perquisizione personale e veicolare che, come riferito, ha consentito il sequestro di oltre 14.000 euro in denaro contante, 45 monili in oro dal valore quantificabile in oltre 5.000 euro e 4 telefoni I-Phone. Al termine degli accertamenti, i due sono stati trasferiti presso il carcere di Bancali e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sono in corso attività da parte degli inquirenti finalizzate all’identificazione dei proprietari dei beni rinvenuti.

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