Avis, Festa del Donatore: premiati due giovani di Porto Torres
Fabrizio e Paola, 25 e 22 anni, hanno ricevuto la benemerenza in argento per il numero di donazioni e per gli anni di attività da donatori
Di: Alessandra Leo, foto di Sergio Ruiu
Una giornata in cui sono stati celebrati la solidarietà e l’amore nei confronti del prossimo, ma anche l’amicizia, la convivialità, e tutto ciò che significa “famiglia”.
La seconda Festa del Donatore, organizzata dall’Avis Regionale Sardegna e che si è svolta domenica 13 ottobre a Cagliari, ha riscosso un grande eco nella comunità, attraverso la sensibilizzazione sulla donazione del sangue e del plasma, e un immenso successo, tra la buona compagnia e i festeggiamenti che caratterizzano questo grande gruppo dal 9 febbraio 1969, data di costituzione dell’Avis Regionale.
In presenza del presidente dell’Avis Regionale, Vincenzo Dore, il presidente Walter Chiarabaglio e il vice presidente vicario dell’Avis Provinciale di Sassari, Loretta Loi, e accompagnati dal vicepresidente vicario Alfio Galvagno, Fabrizio Gadau e Paola Pischedda sono stati premiati con la benemerenza in argento per il numero di donazioni e per gli anni di attività da donatori.
Fabrizio ha 25 anni, donatore da 7, mentre Paola ne ha 22 ed è donatrice da 4, entrambi hanno alle spalle 10 donazioni di sangue e 2 di plasma e sono di Porto Torres, soci dell’Avis Comunale e operatori del 118.
“La donazione è un gesto che dura solo 10 minuti, ma può cambiare radicalmente e in meglio la vita di qualcuno – dice ai microfoni di Sardegna Live Fabrizio Gadau, vice presidente dell’Avis Comunale di Porto Torres e referente del Gruppo Giovani -. Spinto sia dall’esempio dei miei genitori, entrambi donatori, che da una immensa voglia di aiutare gli altri, ho iniziato a donare ad appena una settimana dal compimento del 18° anno di età e da allora non ho mai smesso”.
“Io e tanti altri giovani ci impegniamo quotidianamente per sensibilizzare e avvicinare i coetanei a questo mondo immenso e meraviglioso e diverse volte ci sono riuscito – spiega Fabrizio -. Considerata l’emergenza data dalla carenza di sangue in Sardegna, è fondamentale avere alle spalle grandi riserve di donatori giovani pronti per ogni evenienza, ed è per questo che il nostro obiettivo è organizzare attività di sensibilizzazione nelle scuole superiori, per far capire l’importanza di un gesto così semplice e breve, ma che per tanti altri rappresenta un vero e proprio salvavita”, spiega.
“Ho vissuto l’emergenza in famiglia – continua Fabrizio – quando mia nonna ha dovuto sottoporsi a un intervento e
“Ho iniziato a donare a 18 anni, ma avevo in mente di farlo già da piccola, perché accompagnavo sempre mio papà a donare il sangue, rimanendo affascinata da quel mondo solidale, una grande famiglia in cui si è sempre pronti ad aiutarsi a vicenda”, dice con gioia ai microfoni di Sardegna Live Paola Pischedda.
“Stiamo cercando di organizzare, con il Gruppo Giovani, giornate dedicate alla sensibilizzazione e all’informazione per far sì che i nostri coetanei si affaccino a questo mondo meraviglioso – afferma Paola – anche perché spesso presso la nostra comunale non riusciamo a raccogliere un numero significativo di sacche, molti giovani non sanno come funziona ed è giusto e produttivo informarli, soprattutto per cercare di abbattere le paure più comuni che spingono tante persone a non donare”, conclude.
Un premio meritatissimo, quindi, a due giovani che mettono anima e cuore quotidianamente e costantemente, spinti da un immenso cuore colmo di generosità, per aiutare chi ne ha più bisogno.