Municipio devastato dai vandali, la Giunta comunale si tiene all'aperto

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15-03-2017

Giunta comunale all'aperto in risposta ai vandali del paese che nella nella notte tra domenica e lunedì hanno devastato gli uffici del Municipio di Oliena, rendendoli inagibili: stanze a soqquadro le stanze, porte divelte, suppellettili e computer distrutti, la schiuma di almeno quattro estintori scaricata all'interno dei locali.

Di: Redazione Sardegna Live

Giunta comunale all'aperto in risposta ai vandali del paese che nella nella notte tra domenica e lunedì hanno devastato gli uffici del Municipio di Oliena, rendendoli inagibili: stanze a soqquadro le stanze, porte divelte, suppellettili e computer distrutti, la schiuma di almeno quattro estintori scaricata all'interno dei locali.

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Ma l'attività politica non si è fermata: un tavolo, sette sedie - per il sindaco, cinque assessori e il segretario comunale - e la bandiera italiana, allestiti in fretta e furia alle 10.30 del mattino.

"Se volevano fermare la nostra attività hanno fatto male i conti - dice il sindaco Martino Salis - Nonostante i locali non siano ancora stati bonificati, noi abbiamo voluto riunire la Giunta comunale in piazza Berlinguer, proprio per mandare un messaggio forte ai vandali: sindaco e assessori proseguono nell'azione di governo nell'interesse dei cittadini, non ci bloccheranno. Con la seduta di oggi abbiamo così deliberato il Piano triennale dei lavori pubblici: sul piatto un milione e 240mila euro che saranno impegnati per la ristrutturazione delle scuole del paese. Una risposta importante alla comunità - sottolinea il primo cittadino - parte di questa amministrazione che rigetterà sempre la violenza".

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I lavori di ripristino dei locali danneggiati procedono spediti.

"Contiamo di rientrare negli uffici domani mattina - annuncia il sindaco Salis - Per la bonifica abbiamo dovuto chiamare una ditta specializzata".

Quanto al movente del raid vandalico, una pista porta al clima pesante legato alla difficile ricostruzione post alluvione del gennaio scorso, con la chiusura del ponte di Oloè, sulla statale Oliena-Dorgali, e il conseguente isolamento del paese, soprattutto le aziende agricole e zootecniche.

"Lasciamo che delle indagini se ne occupino gli investigatori - precisa il primo cittadino - Al momento sono aperte tutte le ipotesi, speriamo che si possa risalire ai responsabili nel minor tempo possibile".

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