La tv del dolore: l'Ordine dei giornalisti denuncia Barbara D'Urso

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26-11-2014

Enzo Iacopino, presidente dell'Ordine dei giornalisti, annuncia su Facebook la decisione di presentare una denuncia nei confronti della conduttrice Barbara D'Urso (non iscritta all'Albo) per esercizio abusivo della professione giornalistica.

Di: Redazione Sardegna Live

Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine dei giornalisti, annuncia su Facebook la decisione di presentare una denuncia nei confronti della conduttrice Barbara D’Urso (non iscritta all’Albo) per esercizio abusivo della professione giornalistica.

“BASTA SOUBRETTE, ORA LE DENUNCIAMO –inizia così il post del presidente Iacopino-. Senza distinzioni di genere (il sinonimo al maschile non lo conosco) o di reti sulle quali si esibiscono. L'informazione è materia delicata. Basta con l'occhio umido e la recitata partecipazione alle tragedie. Basta con il dolore come ingrediente dello spettacolo per fare audience. Basta con le banalità/bestialità dispensate a piene mani, soprattutto nelle tv, da chi si preoccupa solo di come aumentare il personale compenso,

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passando sopra a diritti e sentimenti (Sarah Scazzi, Yara Gambirasio, Melania Rea, Melissa Bassi e, da ultimo, Elena Ceste: tanto per citare alcuni casi e tutti coloro i quali a queste vicende sono collegati), anche di persone estranee alle vicende che possono avere un interesse pubblico.

L'esecutivo dell'Odg nazionale ha deciso che, senza eccezione alcuna, denuncerà alle magistratura per esercizio abusivo della professione giornalistica quanti galleggiano sul diritto dei cittadini all'informazione, senza dover rispondere a quelle regole deontologiche che impongono precisi doveri ai giornalisti”.

“Il femminicidio - ha aggiunto il presidente in un altro post - non si consuma solo con l'uccisione di una donna, ma, oltre la morte, anche con l'oltraggio alla sua vita e a quello della sua carne: i suoi figli”.

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Nel corso di un dibattito in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donna organizzato dal Comitato Unitario delle Professioni, Iacopino ha detto chiaramente: “C’è un tipo di informazione che io chiamo la tv del dolore, stile Barbara d’Urso, dove si esibisce la vita e la morte con l’unico obiettivo di acquisire attenzione da parte di un’opinione pubblica che forse non è il meglio di questa società”.

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