New York Times: "Strage di civili in Yemen con le bombe prodotte in Sardegna"

Annuncio pubblicitario
29 dic 2017

Inchiesta del quotidiano statunitense sulla fabbrica di Domusnovas

Di: Redazione Sardegna Live

Il New York Times ha pubblicato oggi, sulla homepage del proprio sito internet, una video-inchiesta sulla fabbrica di bombe Rwm di Domusnovas.

L'inchiesta, durata mesi e a firma dei giornalisti Malachy Browne, Barbara Marcolini e Ainara Tiefenthäler, racconta dei carichi di bombe che dal porto di Cagliari alla volta dell'Arabia Saudita e dove sono la causa di una strage di civili in atto da tempo nello Yemen.

Riprendendo precedenti denunce dei deputati sardi di Unidos Mauro Pili e M5S Roberto Cotti, il quotidiano newyorkese racconta di come le bombe prodotte a Domusnovas vengano utilizzate per uccidere non solo i combattenti Houtii sciiti ma anche numerosi civili. L'Arabia Saudita, infatti, è impegnata in un

Annuncio pubblicitario
sanguinoso conflitto che la vede contrapposta allo Yemen.

Paolo Gentiloni, Roberta Pinotti e Laura Boldrini compaiono nel video che denuncia l'assurdità di una compravendita ritenuta peraltro non in linea con le stesse leggi italiane ed europee.

L'Italia, secondo il New York Times, sta approfittando di una guerra per rafforzare la sua industria bellica, ma è lecito chiedersi "se il governo stia violando leggi nazionali e internazionali".

Il Parlamento europeo, a novembre, ha votato per la terza volta l'embargo di armi a Riad, ma non sono mai state intraprese azioni nel Consiglio europeo.

Per anni le consegne sarebbero state fatte con aerei cargo decollati dall'aeroporto di Elmas. Negli ultimi mesi, i carichi, sarebbero stati trasportati su navi in partenza dai porti dell'isola. Il reportage documenta i camion che spostano i container, a volte addirittura scortati da veicoli della polizia e dei vigili del fuoco come previsto in caso di movimentazione di materiale infiammabile ed esplosivo. Una enorme nave vista a dicembre nel porto di Cagliari risulta "molto simile" a quella fotografata a Gedda una settimana dopo. Stando al racconto del quotidiano americano, l'azienda Rwm, di proprieà della tedesca Rheinmetall Defence, venderebbe a Riad le bombe della serie MK8, identificabili dalle matricole A4447.

Annuncio pubblicitario

Il New York Times ha trovato tracce di queste bombe in almeno cinque attacchi in Yemen, tra cui uno a un compound del governo nel nord e l'altri a piazza Tahrir, a Sanaa.

Un altro episodio documentato riguarda un bombardamento che ha colpito una casa disabitata, in un altro caso è stata sterminata un'intera famiglia, madre, padre e quattro figli, sorpresa dal bombardamento nel sonno.

Il quotidiano ricorda che il governo italiano ha sempre sostenuto che la vendita di armi all'Arabia Saudita è legale. Eppure, la legislazione italiana, proibisce la vendita di armi a Paesi in conflitto. Il governo italiano ha garantito licenze per la vendita di quasi mezzo miliardo di euro in armi, di cui la maggior parte riguardano le bombe MK80, quelle ritrovate in Yemen. 

Vedi tutto
Annuncio pubblicitario


Possiamo continuare a utilizzare i tuoi dati per rendere gli annunci più rilevanti?

I nostri partner raccolgono dati e utilizzano i cookie per la personalizzazione e la misurazione degli annunci.

ACCETTO

Gestisci le opzioni

Puoi cambiare la tua scelta in qualsiasi momento nel nostro centro privacy

Come raccogliamo e usiamo i tuoi dati

Pubblicità

Il nostro sito web è finanziato dalla pubblicità online. Questo ci aiuta a creare nuovi contenuti e a mantenerli liberi. Quando visiti il ​​nostro sito Web, il tuo browser invia automaticamente determinate informazioni ai nostri partner pubblicitari. Questo include l'URL della pagina che stai visitando e il tuo indirizzo IP. I nostri partner possono anche impostare cookie sul browser o leggere cookie già presenti.Se la personalizzazione della pubblicità è attiva, i nostri partner utilizzeranno le tue informazioni per rendere i tuoi annunci più utili per te.Se la personalizzazione degli annunci è disattivata, non raccoglieranno o utilizzeranno le tue informazioni per personalizzare gli annunci mostrati all'utente. Continuerai a vedere gli annunci, ma potrebbero non essere altrettanto utili. Gli annunci possono ancora essere basati sull'argomento del sito web o dell'app che stai guardando, i tuoi attuali termini di ricerca o sulla tua posizione generale, ma non sui tuoi interessi, sulla cronologia delle ricerche o sulla cronologia di navigazione.

Strumento di Privacy fornito da  Clickio

Indietro

Potresti visualizzare annunci meno pertinenti per te. Questi annunci utilizzano i cookie, ma non per la personalizzazione. Ulteriori informazioni su come utilizziamo i cookie

ACCETTO

Puoi cambiare la tua scelta in qualsiasi momento nel nostro centro privacy


Modifica le impostazioni sulla privacy

Continua a leggere