Abruzzo. La segretaria dell'assessore: "Mi obbligava a fare sesso e voleva uccidere la moglie"
L'assessore alla Cultura della Regione Abruzzo Luigi De Fanis è in cella già da novbembre con l'accusa di concussione, peculato e truffa aggravata. Dopo l'arresto, una delle segretarie del suo ufficio lo accusò di averla costretta ad avere rapporti sessuali con lui
Di: Redazione Sardegna Live
L'assessore alla Cultura della Regione Abruzzo Luigi De Fanis è in cella già da novbembre con l'accusa di concussione, peculato e truffa aggravata.
Dopo l'arresto, una delle segretarie del suo ufficio lo accusò di averla costretta ad avere rapporti sessuali con lui
Il quotidiano Repubblica, oggi, ha pubblicato una parte dell'interrogatorio dello scorso novembre durante il quale la segretaria raccontò le 'gesta' del suo datore di lavoro.
"Era ossessionato da me" raccontò la donna al magistrato Bellelli della Procura di Pescara "un giorno venì in ufficio con una pistola e mi disse che se non poteva avermi lui non mi avrebbe avuta nessun altro. Mi punto la pistola, era fuori di testa"
E ancora "Per avermi era disposto a rinunciare alla moglie, e mi disse che l'unico modo per liberarsi di lei sarebbe stato ucciderla. Così tentò di avvelenarla con un farmaco, ma non ci riuscì. Lui è un medico e si fece da solo la ricetta per il farmaco."
"Un giorno" dichiara ancora la segretaria nel verbale "mi disse: senti io ti faccio un contratto, se tu quattro volte al mese stai con me io ti do 3mila euro al mese. Allora io sentendo questa cosa gli dissi:
La foto del biglietto sul quale l'assessore De Fanis scrisse di suo pugno il contratto sessuale con la sua segretaria è oggi stata resa pubblica. Il biglietto recita:
"Io sottoscritto Gigi De Fanis (...) nuovo accordo per novembre (...) do 3mila euro (...) per amore con regalo"
e sotto
"Cena con riconsiderazione della nostra situazione"