Mascherine, l’uso prolungato provoca irritazioni, funghi, acne e dermatiti sul viso

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22 mag 2020

La maschera crea un ambiente caldo e umido per la pelle

Di: Redazione Sardegna Live

Con l’uso prolungato delle mascherine molte persone stanno accusando una serie di problemi alla palle del viso. C’è il rischio di dover avere a che fare con irritazioni, funghi e dermatiti. Se da un lato è obbligatorio indossarle, dall’altro si stanno scoprendo gli effetti collaterali di un utilizzo prolungato: mantenere il naso e la bocca coperti dalle mascherine per un periodo di tempo più o meno lungo, infatti, può scatenare eruzioni cutanee, funghi nel cavo orale (per esempio candida) e persino acne.

In un articolo apparso su Forbes, i dermatologi americani dell’University of Huddersfield’s Institute of Skin Integrity and Infection Prevention sostengono che il problema risiede nella natura occlusiva della stessa mascherina protettiva.

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Proteggere il viso con una maschera crea un ambiente caldo e umido per la pelle, mentre il respiro viene a sua volta intrappolato. Questo può portare a un accumulo di sudore e olio sulla pelle sotto la maschera, che può portare a infiammazioni ed eruzioni cutanee. E non solo.

I materiali con cui vengono fatte le mascherine sono per lo più il poliestere e il cosiddetto tessuto non tessuto o Tnt. Qualunque tipo si indossi, tuttavia, una volta messa sul viso lo scambio tra l’aria calda e umida della respirazione e l’aria esterna crea una condensa e un aumento dell’umidità. È per questo che averle in volto per lungo tempo fa sì che la pelle dell’area intono alla bocca e al naso si adatti all’ambiente caldo umido. E poi c’è anche un continuo sfregamento con la mascherina stessa.

La pelle grassa, per esempio, è suscettibile all’irritazione, la pelle troppo secca può portare a una maggiore infiammazione e a desquamazioni e fessure. Inoltre, le maschere possono intrappolare il calore, causando una maggiore umidità e aumentando la fragilità comunque della pelle. La stessa umidità che produce il nostro stesso respiro in uno spazio così ristretto può provocare, inoltre, anche un fungo in bocca.

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