Covid, Gran Bretagna, il ministro della Salute parla di "situazione molto grave"

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18 set 2020

Scattato un 'lockdown bis' per 10 milioni di persone

Di: Redazione Sardegna Live - Adnkronos Salute

In Gran Bretagna potrebbe essere imposto un nuovo lockdown nazionale come ''ultima linea di difesa'' rispetto all'aumento di casi di coronavirus registrati nel Paese. Lo ha dichiarato il ministro della Salute britannica, Matt Hancock, evitando di spiegare nel dettaglio come verranno adottate le nuove restrizioni. Il governo ''farà quello che serve per garantire la sicurezza delle persone'', ha dichiarato.

''La prima linea di difesa che tutti devono rispettare è il distanziamento sociale. Il sistema di tracciamento dei contatti sta lavorando moto bene, e questa è una seconda linea di difesa. Dopo tutto questo ci sono i lockdown locali'', ha affermato Hancock. ''L'ultima linea di difesa è un'azione completa a livello nazionale. Non vorrei che accadesse, ma faremo tutto il possibile per garantire la sicurezza del popolo nel mezzo di una pandemia molto difficile'', ha aggiunto. Intervenendo alla Bbc, Hancock ha parlato di "situazione molto grave" nel Paese commentando l'"accelerazione" dei casi di coronavirus registrata nelle ultime settimane, spiegando che le autorità "devono agire". Il ministro ha quindi precisato che solo se i cittadini rispetteranno le regole "possiamo evitare di prendere ulteriori misure serie", aggiungendo che un lockdown può servire per "mantenere le persone al sicuro".

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Intanto, però, nel Paese è già scattato un 'lockdown bis' per 10 milioni di persone: dalla mezzanotte di oggi, infatti, sono entrati in vigore i provvedimenti relativi a circa 2 milioni di abitanti del nordest dell'Inghilterra che non potranno avere contatti con altri nuclei familiari e dovranno rispettare il coprifuoco fissato per le 22. Le norme riguardano gli abitanti delle aree di Newcastle, Northumberland, North Tyneside, South Tyneside, Gateshead, County Durham e Sunderland. Tali restrizioni si aggiungono a quelle già in vigore per altre zone del paese: come sottolinea il Guardian, i provvedimenti riguardano nel complesso 10 milioni di cittadini, circa il 15% della popolazione complessiva di Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord.

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