Vaccini. Ciusa (M5S): "Persone fragili da prime a ultime della fila"

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14-04-2021

Il capogruppo pentastellato attacca la Regione: "La mancanza di un calendario causa di ulteriori inaccettabili ritardi"

Di: Redazione Sardegna Live

“Cresce in questi giorni la preoccupazione dei cittadini sardi cosiddetti fragili che attendono di potersi sottoporre al vaccino anticovid. Cittadini affetti da patologie, più o meno gravi, che stanno assistendo a un triste paradosso: da primi della fila, di diritto, stanno rischiando di diventare gli ultimi a ricevere la chiamata. Sappiamo bene che in questo momento le dosi di vaccino Pfizer, adatto a questa categoria di persone, sono terminate, ma questa non deve diventare una scusa volta a giustificare il grave ritardo in termini di programmazione e pianificazione dei calendari delle vaccinazioni. Entro il 15 aprile, Pfizer dovrebbe consegnare in Italia oltre un milione di dosi, ma la Regione Sardegna non è pronta ad impiegarle con la massima efficienza”. Così, il capogruppo del M5S Michele Ciusa punta il dito contro l'assenza di pianificazione nella gestione della campagna vaccinale.

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“I cittadini che hanno un'esenzione per patologia o che rientrano nella categoria dei cosiddetti "pazienti fragili" saranno contattati direttamente da ATS. Così recita il sito internet della Regione Sardegna nella pagina dedicata alle adesioni e alle modalità di prenotazione. Ebbene, le persone fragili, non avendo ancora ricevuto una data certa sono profondamente preoccupate dal momento che nemmeno gli ospedali di riferimento possono fornire rassicurazioni in merito. Pertanto la Regione ha il dovere di intervenire affinché il calendario delle persone fragili non diventi l'unico grande assente” prosegue l’esponente pentastellato.

“Ogni giorno veniamo a sapere che diversi comuni della Sardegna stanno procedendo alla chiamata delle persone fragili tramite elenchi richiesti direttamente ad Ats dalle stesse amministrazioni. Questo sistema non è accettabile per una serie infinita di motivi. Prima di tutto perché questo non accadrà in tutti i Comuni e ci saranno persone che verranno sicuramente dimenticate. Dobbiamo mettere fine a questa gestione del tutto schizofrenica che non garantisce la trasparenza” conclude Ciusa.

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