Coronavirus. LeU Sardigna: “Tutelari i lavoratori ipersuscettibili”

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03-04-2020

Cocco e Lai: “Devono astenersi dal lavoro rimanendo all’interno delle proprie abitazioni”

Di: Antonio Caria

Ieri i Consiglieri regionali di Liberi e Uguali Sardigna, Eugenio Lai e Daniele Cococ, hanno presentato un’interrogazione alla Giunta regionale e all’Assessore alla Sanità, Mario Nieddu, per chiedere “Se non ritengano opportuno emanare immediate e chiare disposizioni che superino difficoltà e resistenze ancora persistenti sull’applicazione dell‘articolo 26, comma 2, del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18 (decreto CuraItalia), che permetta ai lavoratori del sistema sanitario regionale addetti all’assistenza diretta, immunodepressi o che hanno una particolare fragilità e maggiore probabilità di esposizione al contagio da Covid 19, di ricevere tutela e sospensione cautelativa dal lavoro come previsto dalla normativa in atto”.

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“Alla luce dell'emergenza sanitaria che sta attraversando la Sardegna e della pericolosità e velocità di propagazione del virus Covid 19 – hanno sottolineato Lai e Cocco – ancora oggi assistiamo a comportamenti differenziati e veri e propri scarichi di responsabilità, che mettono in pericolo il diritto di uniformità di trattamento e che paradossalmente rischiano di minare lo sforzo e l’impegno a contenere il più possibile l’espandersi del contagio e di tutela delle persone più fragili”.

“Chiediamo che i lavoratori rientranti nella fattispecie in esame, nell’ambito dell’emergenza Covid 19, – concludono – possano astenersi dal lavoro rimanendo all’interno delle proprie abitazioni, a seguito di certificazione attestante la condizione data rilasciata dai medici di medicina generale (medici di base) o convenzionati con il S.S.N., così come espressamente dichiarato dall’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri - concludono Lai e Cocco - poiché in caso contrario aumenterebbe il numero di questi lavoratori in circolazione e di conseguenza il rischio di contagio per se stessi e per i propri conviventi”.

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