Nuovo Dpcm, da Moretti a Vanzina: il cinema scrive a Conte
"Cinema e Teatri sono i luoghi più sicuri, dove non si sono registrati casi di contagio"
Di: Redazione Sardegna Live - Adnkronos Salute
Sigle ed artisti del cinema hanno scritto una lettera aperta al ministro Dario Franceschini ed al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dicendosi sospesi e critici per la decisione di chiudere i luoghi dello spettacolo e rivendicando il ruolo di bene primario della cultura. Tra i firmatari 100 Autori, Afic, Anac, Casa del Cinema di Roma, Fice, Sngci, Sncci, Gianni Amelio, Pupi Avati, Marco Bellocchio, Francesco Bruni, Massimiliano Bruno, Nanni Moretti, Giuliano Montaldo, Paolo Taviani, Enrico Vanzina, Paolo Virzì.
"Nella lettera si sottolinea
"È comprovato infatti che tra le attività di socializzazione
"Tutto ciò dimostra - si legge ancora nella lettera aperta - che, grazie al controllo della temperatura all’ingresso, l’uso della mascherina, la drastica riduzione della capienza che garantisce il necessario distanziamento, l’immobilità degli spettatori durante le proiezioni e gli spettacoli, le ampie volumetrie dei locali, la sanificazione al termine di ogni spettacolo, i cinema, i teatri, le sale da concerto sono ad oggi i luoghi più sicuri e protetti della vita sociale".
"Pertanto la scelta di una nuova chiusura delle sale cinematografiche appare ai nostri occhi, non solo di operatori del settore, ma di spettatori e cittadini, ingiustificata. In un momento in cui si sta lavorando per una faticosa ripresa, costringere i cinema ad interrompere nuovamente l’attività rischia seriamente di compromettere il futuro di un intero settore. Chiediamo un confronto aperto a tutte le categorie per trovare le modalità più idonee per salvaguardare la vita culturale di noi cittadini e un settore altrimenti prossimo all’estinzione", conclude il testo.