Pastori sardi ‘beffati e presi in giro’ dai politici: “Ora torniamo in piazza a far sentire le nostre ragioni”

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14 mag 2019

Il mondo della pastorizia si sente preso in giro, tutte promesse e tanti proclami: “Si riparte per chiedere i nostri diritti”

Di: Alessandro Congia

Tanto clamore, migliaia di litri di prezioso latte sversato sull’asfalto, tante denunce della Magistratura soprattutto per chi si è macchiato di gravi reati alle autocisterne.

Certo, la disperazione era palese, ma sono i pastori sardi che da sempre hano preso le distanze da questi episodi e ora rivendicano ancora una volta una maggiore attenzione e tutela sull’intero comparto.

In queste ore, l'annuncio di una nuova mobilitazione annunciata dai pastori sardi per riprendere le redini delle trattative sulla vertenza latte, a cominciare dagli annunciati bandi per “il ritiro delle eccedenze del pecorino romano e per definire la riforma dei consorzi di tutela”, gli allevatori e i loro rappresentanti sono stati nuovamente convocati in prefettura a Sassari per un nuovo incontro al tavolo di filiera. La riunione è stata fissata a dopo le elezioni europee, per martedì 28 maggio.

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Assemblea e pastori davanti ai magistrati

Le mobilitazioni però sono dietro l’angolo, i pastori con un tam tam sui social hanno già annunciato per sabato 18 maggio, a Tramatza (Oristano), una nuova assemblea per fare anche il punto della situazione attuale "e decidere come andare avanti" anche alla luce delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto decine di allevatori che hanno manifestato nei giorni della protesta del latte gettato a terra nelle strade. A Sassari invece i primi interrogatori di garanzia per i 14 indagati sottoposti ad obbligo di dimora per gli assalti alle autocisterne e furgoni che trasportavano latte.

"Ora attendiamo anche la convocazione da parte dell'assessore dell'Agricoltura - dice all'Ansa, Gianuario Falchi a nome della delegazione al tavolo delle trattative sul prezzo del latte - servono risposte sulle risorse stanziate e ora solo sulla carta. I pastori si sentono abbandonati - aggiunge - assistiamo ad un'elezione dopo l'altra ma le soluzioni tardano ad arrivare".

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