Disastro aereo, 40 anni fa la morte di 31 persone a bordo del Dc9. VIDEO

Annuncio pubblicitario
13 set 2019

31 morti, i corpi ridotti molto male e a tratti irriconoscibili

Di: Alessandro Congia

E' questo il lato più drammatico dell'imperdibile puntata, terza della serie di Storie Intriganti. Interviste esclusive e immagini d'altri tempi, unite alle moderne riprese Full Hd ci terranno compagnia in un viaggio incalzante tra i "pezzi forti" di una tragedia da non dimenticare.

Una vicenda oscura, risalendo le montagne sulle quali, nel 1979, si schiantò l'aereo "postalino" DC9 - ATI, Aereo Trasporti Italiani che effettuava la tratta di linea tra gli aeroporti di Alghero e di Cagliari-Elmas, per poi dirigersi a Roma. Erano le ore 00.47 del 14 settembre 1979 quando il velivolo scomparve dai radar dei controllori di volo.

Annuncio pubblicitario

Il ricordo lega ancora, con un feeling sottile eppure tenace, i vivi alle 31 vittime di quel disastro aereo. Rivive su quella distesa di rottami sparsi tra la vegetazione spontanea, nella quale ancor oggi emerge il luccichio dei pezzi metallici.

Sui monti di Capoterra in provincia di Cagliari, a più di seicento metri d’altezza tra le rocce di Conch’é Oru, esiste un luogo nel quale l’aria si fa spessa, a tratti diventa elettrica e crea sgomento.

Tutto ciò avviene a distanza di decenni da una tremenda sciagura aerea ricordata, per la presenza di alcune croci su quella terrazza naturale, ancora dai parenti delle vittime che risalgono la montagna per render loro omaggio.

Annuncio pubblicitario

L’ACCADUTO. 14 settembre 1979. Era la mezzanotte e 47 minuti. Un velivolo scomparve dai radar dei controllori di volo. Poi lo schianto, con un incredibile boato che giunse fin dentro alcune case di Capoterra.

L’aereo, un cosiddetto postalino DC9 – ATI della compagnia Aereo Trasporti Italiani (attuale Alitalia), nell’effettuare la tratta di linea tra gli aeroporti di Alghero e di Cagliari-Elmas per poi dirigersi a Roma, si schiantò nel cuore nero delle montagne antistanti la raffineria di Sarroch.

31 MORTI. Questa la somma esatta dei 27 passeggeri, del pilota e del copilota con gli altri 2 membri dell’equipaggio. I loro corpi, per l’esplosione che infiammò il bosco, divennero irriconoscibili.

Annuncio pubblicitario

Ci sono dettagli sconosciuti ai più. Con gli animali ad esempio, specie i cinghiali che dapprima scapparono nel sottobosco per poi affacciarsi quando i soccorritori, alle prime luci dell’alba, videro quell’immane disastro.

Pochi sanno che un gruppo di militari venne dirottato a notte fonda in quella località con “l’ordine di sparare a chiunque, non autorizzato si avvicinasse al punto dell’impatto” racconta in esclusiva Claudio Squintu, allora militare in servizio a Teulada.

Temevamo la presenza di sciacalli – afferma – non tanto degli animali” che evidentemente potevano cibarsi di resti umani, “bensì di malintenzionati capaci di rubare magari oggetti di valore“.

E’ questo uno dei lati più drammatici dell’imperdibile puntata, la terza della serie di Storie Intriganti. Un video contiene interviste esclusive e immagini d’altri tempi, unite alle riprese Full Hd che ci condurranno brevemente in un viaggio incalzante tra i “pezzi” di una tragedia da non dimenticare.

Annuncio pubblicitario

Un incidente aereo che oggi torna d’attualità anche dopo il recentissimo disastro del volo Germanwings 9525 nel quale l’aereo si è schiantato nelle Alpi francesi.

Anche in questi momenti sono in corso indagini ed accertamenti sui rottami del velivolo, sulla scatola nera.

Mentre in Sardegna è stato reso noto che sarà la compagnia aerea a diversi occupare di smaltire, seppure a decenni di distanza dal disastro aereo del 1979, i rottami del Dc9 Ati precipitato sulle montagne di Capoterra.

Niente da fare per Alitalia, quindi? Secondo i giudici del Tar che hanno confermato gli oneri per la compagnia aerea, si.

Insomma dovrà rimuovere a proprie spese i resti del Dc9. Perché non farne un sacrario?

Annuncio pubblicitario

E’ il dubbio avanzato nottetempo dal giornalista Angelo Pani che si è occupato della vicenda. A chi daranno effettivamente fastidio quei resti? Magari c’è chi si pensa che – a distanza di anni – possano inquinare le falde acquifere?

Insomma, dubbi che fanno riflettere se consideriamo che le parti metalliche e di plastica presenti sulla montagna sono sì parecchie ma, notizia positiva, non hanno segni di ruggine. Sono in prevalenza leghe di alluminio e di altri metalli duraturi nel tempo. Come il ricordo che lega noi vivi, con un feeling sottile eppure tenace, alle vittime di quel disastro aereo

VIDEO

Annuncio pubblicitario


Possiamo continuare a utilizzare i tuoi dati per rendere gli annunci più rilevanti?

I nostri partner raccolgono dati e utilizzano i cookie per la personalizzazione e la misurazione degli annunci.

ACCETTO

Gestisci le opzioni

Puoi cambiare la tua scelta in qualsiasi momento nel nostro centro privacy

Come raccogliamo e usiamo i tuoi dati

Pubblicità

Il nostro sito web è finanziato dalla pubblicità online. Questo ci aiuta a creare nuovi contenuti e a mantenerli liberi. Quando visiti il ​​nostro sito Web, il tuo browser invia automaticamente determinate informazioni ai nostri partner pubblicitari. Questo include l'URL della pagina che stai visitando e il tuo indirizzo IP. I nostri partner possono anche impostare cookie sul browser o leggere cookie già presenti.Se la personalizzazione della pubblicità è attiva, i nostri partner utilizzeranno le tue informazioni per rendere i tuoi annunci più utili per te.Se la personalizzazione degli annunci è disattivata, non raccoglieranno o utilizzeranno le tue informazioni per personalizzare gli annunci mostrati all'utente. Continuerai a vedere gli annunci, ma potrebbero non essere altrettanto utili. Gli annunci possono ancora essere basati sull'argomento del sito web o dell'app che stai guardando, i tuoi attuali termini di ricerca o sulla tua posizione generale, ma non sui tuoi interessi, sulla cronologia delle ricerche o sulla cronologia di navigazione.

Strumento di Privacy fornito da  Clickio

Indietro

Potresti visualizzare annunci meno pertinenti per te. Questi annunci utilizzano i cookie, ma non per la personalizzazione. Ulteriori informazioni su come utilizziamo i cookie

ACCETTO

Puoi cambiare la tua scelta in qualsiasi momento nel nostro centro privacy


Modifica le impostazioni sulla privacy

Continua a leggere