Quattro musiciste e un “Disertore”. Tre artiste sarde e una palestinese protagoniste dell'ensamble “Su Cuntzertu Antigu”

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24-03-2014

Quattro ragazze determinate e di talento firmano la colonna sonora del romanzo “Il Disertore” di Giuseppe Dessì, portato in scena, nella rassegna Significante 2014, dalla compagnia Figli d'Arte Medas. I suoni della tradizione musicale della Sardegna delineano le sfumature della narrazione di uno dei migliori romanzi pubblicati nel 1961 dalla Casa Editrice Mondadori.

Di: Redazione Sardegna Live

Quattro ragazze determinate e di talento firmano la colonna sonora del romanzo “Il Disertore” di Giuseppe Dessì, portato in scena, nella rassegna Significante 2014, dalla compagnia Figli d'Arte Medas. I suoni della tradizione musicale della Sardegna delineano le sfumature della narrazione di uno dei migliori romanzi pubblicati nel 1961 dalla Casa Editrice Mondadori.

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Myriam Costeri di Gavoi, Silvia Maxia di Ardauli, la palestinese Lubna Loubani e Kathrin Mura di Seui sono le protagoniste dell'ensemble musicale “Su Cuntzertu Antigu” che con le melodie del ballo tradizionale, suonato con l'organetto diatonico e cadenzato da antichi strumenti (pipiolu, tumbarinu e triangolo), arricchisce gli arpeggi della chitarra di Andrea Congia, musicista e direttore artistico della rassegna di spettacolo Significante.

«La musica, così come la poesia e il canto - dice Myriam Costeri - rappresenta un canale comunicativo di forte impatto. Stiamo parlando di potenti armi di riscatto che viaggiano di pari passo con la cultura in generale. Dobbiamo ringraziare Gianluca Medas, voce narrante dell'opera, e Andrea Congia per aver creduto in noi, dandoci la possibilità di caratterizzare lo spettacolo con i suoni autentici di una Sardegna sempre capace di stupire ed emozionare».

Le quattro ragazze, amiche nella vita di tutti i giorni, studentesse universitarie fuori sede, sono unite dalla grande passione per la musica identitaria della Sardegna. Myriam Costeri suona l'organetto e su pipiolu, Silvia Maxia su tumbarinu, Lubna Loubani e Kathrin Mura il triangolo gavoese costruito da tiu Zua, un vecchio fabbro del paese. «La presenza di Lubna nell'ensemble - afferma Myriam - è un valore aggiunto che allarga i confini musicali dell'Isola».

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