Davide Astori non sarebbe morto nel sonno

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08 giu 2018

"Poteva essere salvato"

Di: Redazione Sardegna Live

Davide Astori non sarebbe morto nel sonno e forse si sarebbe salvato se avesse condiviso la camera con qualcuno che poteva dare l’allarme.

E’ quanto riportato dal Corriere della Sera e sostenuto dai periti del capitano della Fiorentina, morto il 4 marzo scorso nella camera di un albergo di Udine mentre si trovava con la squadra. Il calciatore, 31 anni, aveva giocato nel Cagliari dal 2008 al 2014.



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Come si legge su corriere.it, i professori Carlo Moreschi e Gaetano Thiene hanno consegnato in questi giorni i risultati della perizia sulla morte di Davide Astori. Mentre inizialmente si era detto che il suo cuore aveva rallentato il battito fino a fermarsi, bradiaritmia, ora i due esperti parlano di ‘tachiaritmia’ , “di accelerazione improvvisa dei battiti, di un cuore andato a cento all’ora senza dare scampo all’atleta. Cioè, esattamente l’opposto dell’ipotesi iniziale. E si dice anche che si sarebbe trattato del primo episodio violento di una patologia mai manifestata in precedenza. Primo e ultimo sintomo della malattia”.

Secondo i periti, se qualche compagno fosse stato in stanza con lui, Astori si sarebbe potuto salvare.

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