Cagliari, e ora come si riparte? Analisi e approfondimenti di un’amara retrocessione
Rispetto a quella avvenuta nel 2015, questa discesa in Serie B assume contorni grotteschi proprio per come è arrivata
Di: Marco Orrù
Il day after è certamente caratterizzato dallo smarrimento e dall’incredulità generale in casa Cagliari, in primis tra i tifosi. Lo shock della retrocessione, nelle modalità in cui è avvenuta, sarà difficile da far passare, ma oggi è già il primo giorno della risalita. Rispetto a quella avvenuta nel 2015, questa discesa in Serie B assume contorni grotteschi proprio per come è arrivata. In pochi probabilmente avrebbero pronosticato una debacle così clamorosa da parte della Salernitana nel match contro l’Udinese, che aveva spianato le porte della salvezza al Cagliari; e, invece, contro un Venezia retrocesso e con una squadra infarcita di riserve e di giovani, i rossoblù non sono riusciti a segnare il tanto agognato gol salvezza. Questa, però, purtroppo è storia nota a tutti ormai e guardare indietro non serve più, quel che fatto è fatto. Adesso, quindi, è tempo di capire quello che sarà il futuro del Cagliari.
CAPITOLO SOCIETA’ - Il presidente Tommaso Giulini, nel post partita, ha evidenziato un nervo scoperto sul lato cessione della società, litigando in diretta Tv con Fabio Caressa su Sky, reo di aver evidenziato in maniera troppo evidente la notizia del possibile passaggio di mano (o quantomeno l’ingresso di nuovi soci) nel post Cagliari-Inter della settimana scorsa, notizia che a detta del numero uno rossoblù avrebbe contribuito a destabilizzare l’ambiente in vista dell’ultima e decisiva giornata. Di certo qualcosa che bolle in pentola c’è e lo stesso Giulini, successivamente, ha ribadito come l’ingresso in società di nuovi investitori sarebbe una manna dal cielo anche per quanto riguarda la questione stadio. Inoltre, c’è stata la conferma di
CAPITOLO ALLENATORE – Dal marzo 2020, poco prima dell’arrivo del Covid, al maggio 2022, in casa Cagliari si sono succeduti cinque allenatori: Zenga (che prese il posto di Maran), Di Francesco, Semplici, Mazzarri e Agostini. In poco più di due anni è una media che non può esistere per una società come quella rossoblù, segno evidente che non sempre è l’allenatore il la causa principale, visti i problemi atavici che si sono protratti in questi ultimi 26 mesi.
non ha solamente l’1% di probabilità di rimanere sulla panchina del Cagliari il prossimo anno, ma qualcuna in più, segno che comunque anche lui è un candidato forte. Bisogna capire quale tipo di guida tecnica sarà utile in cadetteria, se un allenatore giovane o un allenatore un po’ più navigato (e da qui il nome di Beppe Iachini che è venuto fuori nelle scorse ore). La Serie B resta un campionato difficile da affrontare, a maggior ragione con i tanti squadroni che ci saranno il prossimo anno,
CAPITOLO GIOCATORI – Il Cagliari, a livello di monte ingaggi, è nella parte sinistra della classifica della Serie A. E allora com’è possibile che sia retrocesso? Una domanda a cui è veramente difficile rispondere e che crea ancor più punti di domanda verso questa retrocessione. Certamente in Serie B non ci si potrà portare tutti gli ingaggi pesanti che ci sono nella rosa, altrimenti si rischierebbe il crac e dunque andrà cercata una soluzione in primis per quei giocatori che hanno un ingaggio fuori portata per la seconda serie. Come detto però in altre occasioni,
Capitolo big: che fine faranno i vari Joao Pedro, Nandez, Rog, Marin, Cragno, Pavoletti? Per ognuno c’è da fare un discorso a parte. Il capitano, che ha il contratto in scadenza tra un anno, è chiamato ad una scelta importante:
restare anche in Serie B o eventualmente provare a rispondere alla chiamata di qualche società che inevitabilmente busserà alla porta del Cagliari. Un Joao Pedro motivato e voglioso di diventare sempre più la bandiera rossoblù sarebbe fondamentale per la ricostruzione, ma c’è anche da capire le mosse del club rossoblù che inevitabilmente con qualcuno dovrà far cassa. Quel qualcuno potrebbe essere
CAPITOLO GIOVANI – Qualche certezza a livello di giovani il Cagliari ce l’ha, ed è una delle notizie certamente più positive. Si ripartirà con ogni probabilità da Carboni, Altare, dalla voglia e dal senso di appartenenza di Deiola, dalla possibile voglia di riscatto di Walukiewicz (dalle sirene della Premier all’infortunio che l’ha tenuto fuori praticamente tutta la stagione) e da Zappa. In aggiunta a questi, verranno certamente considerati tutti quei ragazzi che stanno facendo benissimo nel campionato Primavera e che in B potrebbero avere più chance per mettersi in mostra: da Obert a Zito Luvumbo, da Desogus a Kourfalidis, da Palomba a Delpupo e Tramoni, fino ai vari Ladinetti (di ritorno dall’Olbia) e, perché no, a quel Gianluca Contini, capocannoniere due anni fa in Primavera, autore di 8 gol in C con il Legnago.